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Cronaca

Capaci, 23 anni dopo: 40 mila studenti ricordano Falcone

Per il ventitreesimo anniversario della morte del magistrato antimafia, di sua moglie e degli uomini della scorta, c'è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Collegamenti in diretta da 6 città italiane per una commemorazione che diventa social. Di mattina la cerimonia istituzionale all'Aula Bunker. Alle 17.58 il minuto di silenzio all'albero Falcone

Quarantamila studenti di tutto il Paese nel ricordo di Falcone, con delegazioni di vietnamiti e americani che si uniranno alle manifestazioni. Ma anche uomini e donne delle istituzioni come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha partecipato alla cerimonia all'Aula Bunker insieme ai ministri Giannini e Orlando e al capo della polizia Alessandro Pansa. Ventitré anni dopo si ricorda la strage di Capaci, il giorno buio per l'Italia e la Sicilia nel quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. "Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo posti da qualche tempo: fare 'rete', portare testimonianza di una cittadinanza attiva e unita contro il sopruso e l'illegalità in tutte le piazze d'Italia", spiega Maria Falcone, sorella del magistrato e presidente dell'omonima associazione.

Dalle 9.30 alle 12.30 la cerimonia istituzionale presso l'Aula Bunker, sede del maxiprocesso. Anche quest'anno due cortei aperti alla società civile: il primo alle 15.30 da via D'Amelio, il secondo alle 16 dall'Aula Bunker. Alle 17.58 un minuto di silenzio sotto l'Albero Falcone di via Notarbartolo. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano nel punto della strage ha deposto una corona sulla stele di Capaci, il presidente del Senato Pietro Grasso ha fatto lo stesso alla caserma "Pietro Lungaro" di corso Pisani.

ORE 17.59
Anche la compagnia di bandiera Alitalia ricorda il giudice Giovanni Falcone. Sceglie una fotografia postata sul profilo Twitter che rlo ritrae mentre scende la scaletta di un aereo. alitalia_falcone-2

ORE 17.57
Con il sottofondo di un lungo e forte applauso, il presidente del Senato Piero Grasso, ha scandito i nomi delle vittime della strage di Capaci e di via D'Amelio. (GUARDA IL VIDEO)

ORE 17.20
Sul palco allestito ai piedi dell'albero Falcone gli attori Ficarra e Picone. I due artisti siciliani stanno leggendo un brano sul "Silenzio". Alle 17.58 il presidente del Senato Piero Grasso scandirà, come consuetudine, i nomi delle vittime della strage del 23 maggio 1992.  "Vorrei - ha detto Grasso - che questo fosse un momento particolarmente emozionante. Io sento una presenza magica e particolare, qui, che ci deve aiutare ad andare avanti. Questa magnolia, come tutte quelle che stanno piantando in Italia, e' il simbolo di chi si non si vuole arrendere, di chi deve andare avanti e di chi non si deve mai piegare". "Le istituzioni - ha aggiunto - devono fare di più. Essere qui significa avere gia' fatto una scelta di vita che deve essere coerente con le idee di Falcone e Borsellino e che bisogna portare sulle gambe ogni giorno". Sul palco, tra gli altri, il collega e amico di Giovanni Falcone, il giudice Leonardo Guarnotta, oggi in pensione, la sorella Maria e il procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato.

ORE 16.30
Il corteo dei giovani in memoria delle vittime delle stragi di Capaci e via D'Amelio ha tributato un lungo applauso a Tania Valguarnera, la ragazza di 29 anni che domenica scorsa è stata travolta e uccisa da un pirata della strada in via Libertà. Giunto sul posto dell'incidente, il corteo si è fermato e ha applaudito. albero_nico-2

ORE 16.15
Sono partiti i due cortei organizzati per le celebrazioni del XXIII anniversario della strage di Capaci. Uno gruppo di studenti e cittadini si è mosso dall'aula bunker dell'Ucciardone mentre altri ragazzi sono partiti da via D'Amelio, luogo dell'uccisione del giudice Paolo Borsellino. Oltre a numerose scuole di Palermo, presenti anche studenti provenienti da dieci paesi europei, un gruppo di studenti americani e alcuni ragazzi vietnamiti. Si ricongiungeranno sotto l'albero "Falcone", in via Notarbartolo, e alle 17.58 - ora in cui sull'autostrada Mazara del Vallo-Palermo scoppiò la bomba - sarà rispettato un munito di silenzio.

ORE 16.09
"Da grande voglio fare il magistrato", Falcone ricordato da chi quel giorno ancora non c'era. (VAI ALL'ARTICOLO)

Strage di Capaci, la cerimonia all'albero Falcone - foto Bonfardino

ORE 15.30
Il presidente del Senato Pietro Grasso e il ministro dell'Interno Angelino Alfano hanno deposto una corona nel reparto scorte della caserma Lungaro di Palermo per ricordare gli agenti morti nella strage di Capaci. Presenti anche il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, il procuratore aggiunto Vittorio Teresi, il sindaco Leoluca Orlando, il capo del Dap Santi Consolo, oltre ai vertici delle forze dell'ordine.

ORE 14.45
"Nelle stragi possiamo più correttamente dire che ci sono livelli di responsabilità più alti rispetto agli esecutori materiali". A dirlo il procuratore generale della Corte di appello di Palermo, Roberto Scarpinato. "Tutto questo traspare dagli atti dei processi che abbiamo fatto in questi anni - ha aggiunto -. Questi personaggi la cui presenza traspare da vari elementi sono riusciti finora a restare a volto coperto nonostante la loro identità ed elementi per arrivare alla loro identificazione siano certamente a conoscenza di molti uomini di vertice di Cosa nostra e di altri. La lezione della storia dimostra che quando un segreto, nonostante sia condiviso da molti, dura per tanti anni vuol dire che dietro quel segreto c'è il sigillo del potere".

ORE 14.35
Un gruppo di ragazzi della scuola Otama Kiyohara di Palermo, l'ex istituto di arte e mestieri, sta realizzando dal vivo alcuni murales all'ingresso dell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone. Tra le immagini realizzate quelle stilizzate di Falcone e Borsellino e un sole che sorge.

ORE 14.20
"Ricordiamo sempre una frase che Giovanni Falcone ripeteva: 'la mafia uccide gli uomini dello Stato che lo Stato non riesce a proteggere'. Ecco perchè siamo stati al fianco dei nostri magistrati di Palermo in tutti i modi e con tutti i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione, da ultimo il bomb jammer al pm Nino Di Matteo". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Siamo stati accanto nel presidio dell'ufficio giudiziario palermitano e lo saremo - ha aggiunto - perchè lo Stato è una squadra, il tricolore è di tutti e la squadra si chiama Italia e dobbiamo giocare dalla stessa parte per vincere contro la mafia".

Giovani e artisti nel giorno del ricordo - foto Bonfardino

ORE 14
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano
ha deposto una corona di fiori sul luogo della strage di Capaci. "Sono degli eroi italiani e siciliani sia Giovanni Falcone che la compagna Francesca Morvillo così come i nostri agenti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani - ha detto - . Ragazzi che hanno perso la vita indossando una divisa, sapendo che avrebbero potuto perdere la propria vita, accettando questo peso e questo rischio. Oggi siamo qui per ricordare la loro morte dicendo che l'indignazione, la rabbia, anche la frustrazione di tanti siciliani onesti si è tradotta in leggi, in misure repressive violentissime nei confronti dei mafiosi e di chi ha ammazzato questi ragazzi, Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. Chi ha ammazzato è in galera, i loro beni sono stati sequestrati, confiscati grazie a queste nostre leggi. La Sicilia è più forte ed è più forte anche grazie a loro tutta l'Italia".

ORE 13.30
"Mai un leader nazionale di questo livello aveva parlato con estrema chiarezza sulla lotta contro la mafia, fin dal discorso di insediamento". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, riferendosi al Capo dello Stato Sergio Mattarella. "Per tanti anni la mafia è stata un fenomeno esorcizzato perfino dalle classi dirigenti di questo Paese - dice - Assistiamo a volte a congressi di partito dove la parola mafia non viene pronunciata neppure una volta. L'effetto simbolico e reale non è indifferente. Ma il tema principale da affrontare al Sud e in Sicilia è che la lotta alla mafia non va affrontata solo in termini militari, con l'arresto dei boss, perché dobbiamo evitare che nascano nuovi boss affrontando le situazioni di degrado che alimentano l'esercito mafioso, come lo alimenta una classe dirigente senza etica né morale né politica. L'esempio del capo dello Stato necessario al Paese".

ORE 12.50
All'Aula bunker è la volta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (GUARDA VIDEO). Dopo i ringraziamenti di rito ai tanti giovani intervenuti ha dichiarato: "I nomi, i volti, gli esempi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino sono indissolubilmente legati dal comune impegno e dai valori che, insieme, hanno testimoniato e dalla coraggiosa battaglia, per la legalità e la democrazia, che hanno combattuto, affidando a tutti noi il compito di proseguirla" (VAI ALL'ARTICOLO).

ORE 12.40
Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha regalato un codice penale appartenuto a Giovanni Falcone a una studentessa di Lampedusa, Ester. giannini_bunker-2 "Voglio regalare questo codice ricevuto simbolicamente da uno studente romano durante un forum qualche giorno fa, a uno studente di una realtà molto bella ma anche molto difficile", ha affermato il ministro.

"Possa questo costituire un metodo da usare sempre nella vita - ha detto Giannini alla studentessa - poichè è il migliore strumento per l affermazione della legalità".
"Agli insegnanti  - ha proseguito - è affidato un compito importantissimo. Quello di combattere la paura e l'ignoranza tra i banchi di scuola, perchè non dimentichiamoci che proprio lí potrebbero trovarsi i nuovi Falcone e i nuovi Borsellino. È necessario far conoscere ai ragazzi cosa sono le istituzioni, il lavoro della magistratura e la loro forza".

ORE 12.30
La vedova del giudice Antonino Caponnetto, Elisabetta, in collegamento da Firenze con l'aula bunker di Palermo, ha ricordato l'impegno del marito a Palermo ai tempi del pool antimafia di cui facevano parte tra gli altri Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fino alla morte dei due magistrati. "Quando tornò da Palermo a Firenze aveva giurato, dopo la morte di Falcone e Borsellino - ha aggiunto -, che sarebbe andato nelle scuole per parlare di quel che loro facevano e ricordarli. A loro diceva 'non chiudete mai l'oblò della speranza anche se il mare è in tempesta'". 

Strage di Capaci, cerimonia all'Aula Bunker - foto Bonfardino

ORE 12.20
"Quest'aula ha visto la lotta alla mafia fatta con le leggi, la reazione non è stata se non quella di applicare le leggi dopo quella splendida inchiesta di Falcone e Borsellino e dei magistrati del pool. La figura dell'eroe bisogna metterla da parte. Erano persone che facevano il loro dovere. Erano dei fuoriclasse, perché ci hanno insegnato come affrontare un problema complesso, perché è economico, politico e sociale, con le risorse che abbiamo". Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, prendendo la parola all'aula bunker. "Questo è il risultato - ha proseguito Grasso -. Siamo qui riuniti tutti per potere testimoniare ancora una volta che insieme si vince. Che le istituzioni, se vogliono, possono realizzare grandi successi nella lotta alla criminalità. Oggi rivolgo un appello al rinnovamento etico, alla cultura, alla legalità: con la legalità si vince. Combattendo infiltrazioni e facendo sì che la politica possa avere legittimazione tra cittadini. Dobbiamo far vedere ai cittadini la speranza di farcela".

ORE 12.15
"Gli anticorpi definitivi non li ha nessuno. Le manifestazioni dopo le stragi hanno dato la sensazione che la gente avesse la capacità di reagire. Oggi invece le persone non hanno bisogno di grandi traumi per ricordare e prendere iniziative. Anche Milano ha avuto una sua capacità di risposta dinanzi alla presenza della 'Ndrangheta. Negli ultimi cinque anni è cambiato molto. Le scuole hanno organizzato molte iniziative e le istituzioni hanno migliorato la sorveglianza e la formazione dei dipendenti". Lo ha detto Nando Dalla Chiesa, in videocollegamento da Milano con l'aula bunker del carcere dell'Ucciardone a Palermo.

ORE 12.00
"La sfida per combattere la criminalità organizzata è quella di seguire i soldi e i patrimoni dei boss, proprio come diceva Giovanni Falcone". Lo dice il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, per il quale "bisogna gestire meglio i patrimoni sequestrati e confiscati alla mafia".

ORE 11.30
"E' bellissimo stare in mezzo a tanti ragazzi, che ringrazio. E ringrazio anche il presidente Mattarella, presente come palermitano in mezzo ai palermitani". Queste le parole di Maria Falcone pronunciate all'Aula Bunker dell'Ucciardone. "Giovanni sarebbe contento vedendo che la memoria continua, che il suo testamento morale e' presente. Una volta il pentito Buscetta chiese a Giovanni se se la sentisse di andare avanti e lui gli rispose di non preoccuparsi perché dopo di lui ci sarebbero stati altri magistrati. Mi conforta - continua - aver trovato in questi anni classi sempre più mature e attente. La legge approvata l'altro ieri è un grande segno, un grande passo in avanti".

ORE 11.20
"Giornate come quella di oggi servono a ricordare quel terribile anno '92, quando si è rotta definitivamente la confusione tra Stato e mafia, grazie al maxi-processo e all'impegno del pool antimafia. A distanza di tanti anni - spiega il sindaco Leoluca Orlando - Palermo non è più governata dalla mafia ma la mafia c'è ancora e si è camorrizzata in una dimensione orizzontale. Occorre combatterla nei condomini, nei posteggi abusivi, contro i soldati che chiedono il pizzo, ma anche contrastando gli enormi capitali gestiti da professionisti in giacca e cravatta che tentano di porre un'ipoteca sul governo di questa città di questa regione di questo Paese".

ORE 11
rosi bindi aula bunker-2"Dobbiamo onorare l'eredità che ci hanno lasciato. A loro - spiega Rosi Bindi, presidente della commissione Antimafia - dobbiamo una gratitudine immensa, anche perché l'intensità del loro sacrificio e la ricchezza del lavoro, dell'esperienza, che ci hanno lasciati è un patrimonio inestimabile per la vita del nostro Paese. La verità va sempre cercata - ha continuato - e non bisogna mai fermarsi. Questo lo Stato lo deve soprattutto alle vittime, al futuro dei giovani e a chiunque di noi sia impegnato in questo campo. Bisogna dire a tutti, soprattutto ai giovani, che oggi lo Stato è più forte della mafia". Poi un accenno alla legge anticorruzione: "Penso che sia un passo avanti importante che colma una lacuna del nostro ordinamento e che soprattutto corregge gli errori di questi ultimi anni, quando forse per curare gli interessi di qualcuno ci siamo dimenticati che in questo Paese ci sono anche le mafie che hanno imparato a usare l'arma della corruzione".

ORE 10.40
All'Aula Bunker è arrivato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto da Maria Falcone e da un gruppo di bambini, con il quale si è intrattenuto affettuosamente per qualche minuto e ha scattato qualche foto ricordo.

ORE 10.30
"Ho sentito Giovanni Falcone un mese prima della strage di Capaci. Lui era direttore degli Affari penali - spiega Leonardo Agueci, procuratore aggiunto di Palermo - e mi chiamò per ringraziarmi. Avevo sostenuto, anche se in minoranza, la sua candidatura alla guida della Superprocura. Ero e resto dell'opinione che si doveva scegliere la persona migliore per quel posto. Chi meglio di lui poteva guidare la nascente procura nazionale antimafia? Aveva apprezzato il senso logico del mio intervento e pur non avendo una conoscenza diretta mi chiamò per ringraziarmi".

ORE 10.10
pietro grasso aula bunker-2"E' una giornata particolare. Dentro di me c'è il suo ricordo che mi aiuta nei momenti più difficili. Nei momenti in cui ci sono delle delusioni, che ha vissuto anche Falcone, cerco di pensare a come le ha superate. Credo che non bisogni considerare quello di oggi un rituale che si ripete. Quest'anno dobbiamo rilanciare l'idea di Palermo che chiama l'Italia. L'Italia unita contro un fenomeno che non è solo criminale ma anche sociale, politico ed economico. Quindi dobbiamo trovare tutta la società e i giovani pronti a reagire". Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso.

ORE 10
"Qualcosa è cambiato. I grandi boss sono stati arrestati, ma il tema di fondo è che le radici sociali della mafia non sono scomparse, così come non sono scomparse le radici del potere della mafia. C'è una classe dirigente del Sud troppo avida e interessata al particolare per potere pensare a un'etica dell'interesse pubblico". A dichiararlo è stato il governatore Rosario Crocetta parlando coi giornalisti nell'Aula Bunker.

ORE 9.50
"Siamo soddisfatti - ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando - perché quest'anno arrivati a questa data con alcuni importanti obiettivi legislativi. Mi riferisco all'approvazione della legge sugli ecoreati, business a cui la criminalità è legata, e l'approvazione della legge contro la corruzione. Sulla base di ciò bisogna lavorare per rafforzare la capacità di aggredire i beni mafiosi e rafforzare la tutela dei parenti delle vittime della criminalità organizzata".

ORE 9.35
"E' importante dare un valore simbolico a giornate come quella di oggi. E' a questo che servono le piazze della legalità, per recuperare una memoria collettiva. La risposta dei giovani all'iniziativa è stata grande: hanno aderito 40 mila studenti. La cultura della legalità va curata soprattutto attraverso i modelli da seguire. Le navi della legalità? Se vi mancano le prenderemo nuovamente in considerazioni per i prossimi anni. Adesso seguiamo le piazze". Lo ha dichiarato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, anche lei oggi nell'Aula Bunker dell'Ucciardone.twitter renzi-2

ORE 9
Il premier Matteo Renzi ha partecipato a distanza alla commemorazione "cinguettando" su Twitter: "Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro ‪#ionondimentico‬".

GUARDA TUTTI GLI EVENTI

Alle piazze reali si uniranno quelle virtuali, attraverso i profili @MiurSocial e @23maggioitalia. Su Twitter è già partita una "gara"di selfie di chi vuole dire no alla mafia aderendo alla manifestazione di domani attraverso l'hashtag #PalermoChiamaItalia.

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