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Cronaca Caltavuturo

Stop di sette ore per la trazzera, previsti lavori di manutenzione

Lo ha comunicato il sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo. Il transito ai mezzi sarà vietato dalle ore 10 alle 16.30. Il primo cittadino, attraverso i social, ha polemizzato con il deputato regionale Gennuso: "L'ha percorsa più volte e ora ne chiede la chiusura"

Quasi sette ore di stop per la trazzera per alcuni lavori di manutenzione. Lo ha deciso il sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo, che tramite i social ha comunicato che non sarà consentito percorrere la strada costruita dal Movimento 5 Stelle dalle 10 alle 16.30. Le piogge degli ultimi giorni avevano creato qualche problema e, non appena migliorerà il meteo, l’Amministrazione provvederà con gli interventi sulla pista che costeggia il fiume.

Il primo cittadino di Caltavuturo, sempre attraverso i social, aveva polemizzato ieri con il deputato regionale Giuseppe Gennuso: “Ha transitato sulla trazzera Prestanfuso giungendo a lamentarsi per la chiusura per i lavori di luglio, adesso chiede di bloccarla perché pericolosa. Bene: il tratto, quello corrispondente alla trazzera vera e propria, sul quale siamo intervenuti con la sistemazione del fondo e con la regimazione delle acque, non si è mosso minimamente e quindi non può che definirsi sicuro”.

Per venerdì 23 ottobre, come annunciato gli scorsi giorni, il sindaco Giannopolo e i suoi operai riempiranno alcuni tratti, laddove necessario, di “materiale legante e compattato e quindi con semplice manutenzione ordinaria - conclude - senza altri interventi che alterino il vecchio tracciato”. Poi un’altra stoccata polemica: “Se l’onorevole Gennuso vuole fare cosa utile si adoperi con le autorità competenti per rendere possibile la sistemazione definitiva di questo tratto di strada in modo che non venga chiusa e si eviti il calvario della strada 643 Scillato-Polizzi”.

La trazzera, costruita con i fondi raccolti dalla restituzione di parte dei compensi dei deputati regionali pentastellati, è servita ad oggi per bypassare il viadotto HImera crollato, per il quale sono stati avviati i lavori di demolizione. Ieri imprenditori e consumatori, raccolti sotto il gruppo #Adessobasta, hanno chiesto i danni all’Anas e al Ministero dei Trasporti perché “l’economia dell’isola è in ginocchio a causa del quadro già devastato dalla crisi economica e aggravato dalla noncuranza delle istituzioni sulla viabilità.

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