"Picchia e perseguita la nuova compagna", arrestato l'uomo che massacrò Lidia Vivoli
Finisce in carcere il barman Isidoro Ferrante, già condannato per aver tentato di uccidere la ex a forbiciate e colpi di padella. A denunciarlo è stata la donna con cui intratteneva una relazione e che sarebbe stata anche aggredita insieme alla figlioletta
Torna in carcere, e ancora una volta perché avrebbe perseguitato ed aggredito la compagna, Isidoro Ferrante. L'uomo era già stato arrestato nel 2012 e poi condannato perché aveva tentato di uccidere un'altra donna, Lidia Vivoli, a pugni, forbiciate e colpi di padella. Venerdì, in seguito alla denuncia dell'attuale convivente, il barman è finito nuovamente in cella. Il procuratore aggiunto Laura Vaccaro ed il sostituto Giorgia Righi hanno chiesto la custodia cautelare in carcere e il gip ha accolto l'istanza.
Secondo la ricostruzione dell'accusa, la donna che ora ha denunciato Ferrante sarebbe stata pedinata e tempestata di messaggi, ma sarebbe stata anche vittima, assieme alla figlioletta, di un'aggressione. L'uomo è tornato in libertà qualche anno fa, dopo una condanna a 4 anni e mezzo per tentato omicidio e sequestro di persona nei confronti della ex.
Allora Lidia Vivoli aveva lanciato l'allarme attraverso giornali e tv, temendo che Ferrante potesse farle nuovamente del male. "Anche se so che è in galera - aveva raccontato la donna - ho sempre paura. Ho paura che mandi qualcuno. Il giorno della feroce aggressione eravamo al letto e lui temeva che lo lasciassi. Si alzò e andò in bagno. Prima di tornare andò in cucina, tornò mi ruppe una padella di ghisa in testa e cominciò a prendermi a forbiciate, mi prese a pugni, mi sbatté la testa ovunque e mi colpì il basso ventre con le forbici. Ora sarà più incattivito di prima".
Ferrante non sarebbe tornato a perseguitare e maltrattare la ex, ma avrebbe assunto lo stesso atteggiamento violento con la nuova compagna, che anche lei ha deciso di denunciarlo, facendolo finire nuovamente in carcere.