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Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Viale del Fante

Stadio delle Palme, la denuncia delle società di atletica: "Pure il defibrillatore ha la revisione scaduta"

In una lettera al Comune si evidenzia la mancanza degli standard minimi di qualità e sicurezza dell'impianto: "Offerta inadeguata, non possiamo farci trovare impreparati per le gare del 2022". La commissione Sport: "Stop all'aumento delle tariffe, così si rischia d'incassare meno". L'assessore: "In cassa non c'è un euro"

"Lo Stadio delle Palme, nonostante il recente restyling, non rispetta gli standard minimi di qualità e sicurezza". Nell'impianto di viale del Fante, nei giorni costretto a chiudere nel pomeriggio per assenza di personale disponibile (causa Covid), manca quasi tutto. Persino il defibrillatore è "inefficiente" perché "la revisione è scaduta e non ci sono le batterie".

E' quanto si legge in una lettera che, dopo gli aumenti delle tariffe degli impianti sportivi varata dalla Giunta, una trentina di società sportive dilettantistiche di atletica leggera ha scritto all'assessore Paolo Petralia Camassa e per conoscenza anche al Consiglio comunale (presidente e commissione competente). Il cahier de doleances è lungo: campo di gara non ancora completato, col rischio di far saltare gli eventi sportivi già calendarizzati nel 2022; pedana del salto in alto priva di materasso nella zona di caduta; pedana del salto con l’asta non ancora acquistata. Manca inoltre il materiale tecnico: ostacoli, blocchi di partenza, attrezzi, siepi, ritti, contagiri e campana ecc...

"Il prato è in perenne stato di abbandono. L’impianto di irrigazione non è stato ripristinato e l’erba viene tagliata solo occasionalmente. Gli spogliatoi sono scarsamente arredati e con materiale vecchissimo" aggiungono le società di atletica leggera, che lanciano l'allarme anche sugli standard di sicurezza: "Oltre al problema del defibrillatore, lo Stadio delle Palme non è dotato di infermeria per il primo soccorso, cosa alquanto grave per un impianto aperto al pubblico. Segnaliamo inoltre le ripetute sospensioni del servizio e le chiusure durante l’anno per i più svariati motivi".

Una situazione generale che cozza con gli aumenti delle tariffe di accesso all'impianto. Aumenti ai quali non corrispondono servizi adeguati. Motivo per cui le società sportive hanno sollecitato un incontro con l'assessore, avanzando già delle richieste: dalla sospensione dei rincari (le tariffe per le società sono passate da 1.150 a 2 mila euro all'anno) alla sostituzione dei dipendenti con personale qualificato e mansioni specifiche. 

"Vogliamo dal Comune una data certa per il totale completamento della ristrutturazione tecnica, campo di gara e attrezzature, per non ripetere l’esperienza del 2021, quando l'Asd organizzatrice della Finale Argento è stata costretta a reperire le attrezzature regolamentari in altri impianti della Regione con evidente lievitazione dei costi. A maggio lo Stadio delle Palme dovrà ospitare i campionati italiani Fisdir e a settembre la finale del campionato italiano di atletica leggera e non possiamo, ancora una volta, farci trovare impreparati".  

A supporto delle società di atletica scende in campo, anzi in pista, l'intera commissione consiliare Sport (maggioranza e opposizione, quindi). Francesco Bertolino (presidente) e i consiglieri Cesare Mattaliano, Valentina Caputo, Valentina Chinnici e Viviana Lo Monaco, in una nota congiunta, affermano che "la delibera di Giunta con l'aumento delle tariffe degli impianti sportivi, così come proposta, è certamente da ritirare e, prima di ripresentarla, bisogna ripartire da un ragionamento complessivo sullo stato di salute degli impianti. Impianti che, troppo spesso, non raggiungono gli standard minimi di efficienza e sicurezza".

"In questi anni, come commissione consiliare abbiamo effettuato numerosissimi sopralluoghi negli impianti, incontri con le realtà sportive e, negli ultimi due anni, un confronto costante con l'assessore designato, al quale non abbiamo mai fatto mancare un apporto propositivo attraverso proposte concrete; ad oggi, spiace costatare l'assenza di risposte alle molte e consistenti questioni presentate. La dimostrazione di questa distanza con la realtà quotidiana è proprio la lettera che oggi le società sportive che utilizzano lo Stadio delle Palme, indirizzano all'assessore, elencando proprio quei servizi basilari non offerti. Su questo deprimente spaccato, più volte da noi stessi denunciato, e che ci viene offerto oggi da questo documento, la Giunta pensa bene di proporre una delibera che aumenta le tariffe senza progettare una riqualificazione seria degli impianti e dei servizi offerti".

Secondo i consiglieri della commissione Sport si potrebbe arrivare al paradosso che, malgrado gli aumenti, il Comune arrivi ad incassare meno: "Stando così le cose, le stesse società che oggi, con grandi difficoltà, frequentano i nostri impianti si troveranno obbligate a non rinnovare più i propri abbonamenti e la loro permanenza, arrivando al paradosso che, una delibera voluta esclusivamente per fare cassa, avrà come risultato una riduzione delle entrate, oltre che l'irrimediabile allontanamento di realtà storiche sportive che da anni rappresentano la comunità sportiva. Chiediamo all'assessore di ritirare la delibera sull'aumento delle tariffe e ripartire insieme su un percorso condiviso, che tenga insieme il miglioramento dei servizi offerti, le esigenze degli sportivi e l'eventuale necessità di aumento delle tariffe".

Contattato da PalermoToday, l'assessore Petralia si è detto "disponibile ad incontrare le società" ed ha annunciato già per domani una riunione dell'ufficio Sport "per fare una verifica complessiva sulle tariffe e se possibile introdurre alcune scontistiche". Pur ritenendo "legittime le lamentele delle società", Petralia ha sottolineato che "il quadro finanziario del Comune obbliga la Giunta a intervenire sulle tariffe: gli aumenti sono necessari per coprire come prevede la legge il 36% dei servizi a domanda individuale. Siamo davanti a un bivio tra il dissesto e il piano di riequilibrio. Se l'amministrazione avesse potuto migliorare i servizi lo avrebbe già fatto. La verità è che nei capitoli di bilancio relativi allo sport non c'è un euro. Consapevole che l'esternalizzazione della gestione degli impianti sportivi sia l'unica strada per garantire un'offerta adeguata alle società, serve il riequilibrio dei conti e l'approvazione del bilancio per risolvere le problematiche del Comune".

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