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Cronaca

Sfregiato con l’acido su ordine della suocera palermitana: "Non dovevi sposare mia figlia"

Arrestata una 46enne. Il macabro sms: "Prepara il vestito nero". I fatti sono avvenuti in Toscana, dopo le minacce la donna è passata alle vie di fatto. Tra le prime ritorsioni una scritta sulla fiancata dell'auto rossa della vittima: "Su questa macchina viaggia un pedofilo"

Una palermitana è finita in manette a Siena perché ritenuta responsabile di diverse aggressioni con l’acido ai danni del genero, un pasticcere di 48 anni, la cui unica colpa - se così si può dire - è stata quella di aver sposato una ragazza che di anni ne aveva 25 in meno. I carabinieri hanno arrestato Isabella Concialdi di 46 anni - di Palermo - e Pierino Costantino Comodari di 53 anni, che ha precedenti per omicidio ed era agli arresti domiciliari. Si tratta di una coppia di coniugi italiani separati. I due sono i genitori della ragazza. Si cercano, invece, gli esecutori materiali.

I due non accettavano il genero proprio perché ritenuto troppo vecchio per la loro figlia. "Non devi sposarlo", le avevano ripetuto. I due, però, hanno deciso comunque di sposarsi e dopo le nozze si sono trasferiti a Marcialla, nel comune di Certaldo. Qui sono iniziate le angherie messe in atto dai suoceri, in pieno accordo tra loro nonostante fossero separati.

Per quattro anni, giorno dopo giorno, ora dopo ora - come si legge sul Corriere - padre e madre hanno organizzato e perpetrato la più indegna delle persecuzioni. "Si sono trasformati in aguzzini, maltrattando Azzurra, 22 anni, la figlia, e minacciandola di uccidere il marito che amava più di se stessa se non lo avesse lasciato, perché 'non poteva stare con un vecchio come facevano le donne di strada'. Non avevano avuto pietà, quei genitori, neppure quando la ragazza in ginocchio, piangendo disperatamente, aveva difeso quell’unione. E avevano, mamma e papà, incaricato tre sicari di sfregiare con l’acido il genero solo perché più anziano di 27 anni".

Isabella Concialdi, 45 anni oltre all'accusa di minacce e lesioni gravissime dovrà rispondere anche di maltrattamenti. E di aver "assoldato" un esecutore che per due volte ha lanciato liquido corrosivo sul marito della ragazza provocandogli lesioni permanenti al volto. La palermitana si era rivolta, via sms, al marito chiedendogli consigli. E lui, dagli arresti domiciliari, l’aveva rassicurata. "Ho parlato con un mio amico e ora lo sistemiamo bene il pedofilo". Infine un messaggio alla figlia: "Prepara il vestito nero", quello delle vedove

Perseguitato dai suoceri

Tra le prime ritorsioni una scritta sulla fiancata dell'auto rossa della vittima: "Su questa viaggia un pedofilo". Sono seguite numerose offese inviate su Facebook attraverso profili falsi e anche le zampe di un animale morto abbandonate davanti alla loro abitazione. Poi, però, gli ex coniugi sono passati a vie decisamente più dirette, violente e devastanti, tanto che dopo una prima aggressione con l’acido – per fortuna andata a vuoto -  la coppia ha deciso di “fuggire” in Piemonte, per evitare ulteriori problemi.

L'ultima aggressione

Il 19 aprile, mentre stava andando a comprare il pane, il pasticciere è stato raggiunto da un nuovo getto d'acido, con la stessa dinamica della precedente aggressione. Questa volta l'attacco è andato a segno e lui ha subito danni permanenti al volto, anche se più limitati di quelli previsti dagli aggressori in quanto vicino c'era una fontanella che lui ha raggiunto subito lavandosi via l'acido. Inoltre, il fatto che la vittima indossasse gli occhiali ha evitato danni più gravi. Il giorno precedente l'uomo aveva ricevuto l'ennesima minaccia sui social: "I pedofili si sciolgono nell'acido". La coppia di coniugi ha poi presentato denuncia ai carabinieri di Poggibonsi, nel Senese, raccontando tutto il proprio calvario.
 

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