Paura allo Zen, in via Rocky Marciano si torna a sparare: esplosi due colpi in aria
Gli agenti della Squadra Mobile indagano su un episodio misterioso. Qualcuno ha sparato, forse con una calibro 9, seminando il panico fra i residenti. L'episodio è avvenuto non lontano dal punto in cui sono stati uccisi Antonino Lupo e suo figlio Giacomo
Allo Zen si torna a sparare. Dopo il duplice omicidio dello scorso 14 marzo la via Rocky Marciano torna teatro di un nuovo caso misterioso. Qualcuno ha esploso due colpi di pistola in aria seminando il panico nel quartiere popolare, non lontano dal punto in cui sono stati uccisi il 53enne Antonino Lupo e il figlio diciannovenne, Giacomo. Un bagno di sangue dopo il quale si è costituito il reo confesso, il 26enne Giovanni Colombo.
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L’esplosione dei colpi è stata avvertita dalle tante persone che a quell’ora si aggiravano per il quartiere. Nessuno avrebbe visto nulla ma sono diverse le telefonate fatte al 113. Due boati che hanno fatto piombare nel terrore i residenti, convinti di trovarsi nuovamente di fronte a un episodio di brutale violenza, una a vendetta o a un regolamento di conti. Qualche minuto dopo, quando la gente si era ormai rifugiata, è arrivata sul posto la polizia.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno avviato le indagini e accertato che i colpi sarebbero stati esplosi in aria, forse con una calibro 9, all'altezza del civico 21. Sembrerebbe che i proiettili non siano stati indirizzati verso un obiettivo specifico, tanto che non risultano danneggiamenti né feriti. "Stamattina allo Zen non si parlava d'altro - spiega a PalermoToday un residente - ma nessuno avrebbe visto chi impugnava la pistola o altro".
