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Cronaca Partinico

Spaccio di droga ed estorsioni: blitz dei carabinieri, scattano 9 arresti

L'operazione è stata messa a segno tra Partinico, Alcamo e il Torinese. L'indagine - condotta da marzo 2019 a settembre 2020 - è partita dopo un incendio doloso in uno stabilimento balneare

Spaccio di droga ed estorsione. Con questa accusa nove persone sono state arrestate al termine di un'operazione messa a segno 
dai carabinieri tra Partinico, Alcamo e il Torinese. L'indagine - condotta da marzo 2019 a settembre 2020 - è partita dopo un incendio doloso in uno stabilimento balneare di Balestrate. Oltre ai nove arrestati ci sono due persone alle quali è stato applicato l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Vanno in carcere: Pietro Orlando, 65 anni, nato a Balestrate; Santo Daniele Salvaggio, 41 anni, nato a Palermo; Roberto Alestra, 54 anni, nato a Palermo; Ignazio Impellizzeri, 56 anni, nato ad Alcamo; Pietro Berri, 56 anni, nato a Custonaci (Trapani); Giovanni Modica, 67 anni, nato a Castelvetrano; Giacinto D’Angelo, 52 anni, nato a Palermo; Salvatore Russo, 51 anni, nato a Cento (Ferrara); Giuseppe Lombardo, 50 anni, nato a Palermo. Obbligo di dimora per V.S., 45 anni, nato a Palermo; G.T., 57 anni, nato a Palermo (detenuto per altra causa al Pagliarelli).

"Le attività degli investigatori - spiegano dal comando dei carabinieri - hanno consentito di far emergere la presenza, nel territorio balestratese e nei comuni limitrofi, di due gruppi criminali attivi nell’approvvigionamento e nella commercializzazione di sostanze stupefacenti. Questi gruppi, sulla scorta dei gravi indizi raccolti, avrebbero gravitato attorno alle figure di due degli arrestati di oggi, che, in concorso con le altre persone destinatarie del provvedimento cautelare, sarebbero stati operativi uno nello spaccio di cocaina e l’altro nello spaccio di marijuana e altre droghe".

Gli indagati, inoltre, avrebbero utilizzato anche un linguaggio criptico per comunicare tra loro cessioni e forniture di sostanze stupefacenti nel vano tentativo di eludere le captazioni telefoniche o ambientali. I carabinieri hanno anche documentato un episodio che allo stato appare di natura estorsiva, consistente in reiterate minacce da parte di uno degli indagati nei confronti di un uomo, per costringerlo a saldare un debito maturato per l’acquisto di alcune dosi di stupefacente.

Le attività di indagine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, avevano già portato, nel febbraio 2020, all’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto nei confronti di uno degli arrestati di oggi che, sulla base delle risultanze investigative e in concorso con altre persone avrebbe pianificato "un’azione di fuoco" contro un uomo, debitore nei suoi confronti di una somma di circa 45 mila euro, come corrispettivo per l’acquisto di un chilo di cocaina.

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