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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Palazzo Reale-Monte di pietà / Via Nunzio Nasi

Spaccio di crack e coca 24 ore su 24, scattano 9 arresti: "Ballarò come una piccola Amsterdam"

Per 9 persone è scattato l'obbligo di dimora e per altre 5 quello di firma. L'operazione è stata chiamata "Fairo", nome in codice usato dalle vedette per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine. Tra i clienti c'erano persone di ogni estrazione sociale: "Perfino una mamma con il figlioletto nel passeggino"

Spaccio di sostanze stupefacenti a Ballarò 24 ore su 24. Con questa accusa all'alba di oggi i carabinieri hanno eseguito 25 provvedimenti cautelari. Quattro persone sono finite in carcere, cinque ai domiciliari, mentre per altre sono sette è scattato l'obbligo di dimora nel comune di Palermo e per nove, infine, l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. In azione i militari del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Piazza Verdi. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Palermo al termine dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. L'operazione è stata chiamata "Fairo".

Spaccio a Ballarò, i nomi degli indagati

L’attività d’indagine, effettuata tra giugno e dicembre del 2020, ha fatto emergere come nel cuore di Ballarò operasse un’importante piazza di spaccio, attiva 24 ore su 24 per lo smercio di crack, cocaina, hashish, marijuana e suboxone (medicinale destinato al trattamento della dipendenza da eroina e morfina).

"L'area - dicono dal comando dei carabinieri - delimitata da via Nunzio Nasi, piazzetta Lucrezia Brunaccini e via Mongitore era diventata scenario di una continuativa e sistematica attività di spaccio che non si interrompeva neanche la notte. Il tutto avveniva per strada, in una zona abitualmente frequentata anche da ragazzini e turisti, vista la sua vicinanza ad una scuola e ad uno dei mercati permanenti più antichi di Palermo. Lo spaccio era portato avanti da numerosi pusher attraverso un programmato modello operativo, caratterizzato da un'accurata ripartizione del lavoro in fasce orarie e la divisione di spazi dove operare tanto da indurre a definire l’area come una vera e propria “piccola Amsterdam” dove consumare tranquillamente stupefacenti e bevande come in un “coffee shop”.

"Gli spacciatori - proseguono dal comando dei carabinieri - e in particolare quelli che avevano il ruolo di “vedetta”, erano soliti segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine ai loro complici utilizzando una parola in codice e, nella fattispecie, “Fairo” da cui il nome dell’operazione dei carabinieri. Le indagini consentono di stimare che la piazza di spaccio garantiva un profitto giornaliero di quattromila euro circa".

Nel corso dell’attività sono state monitorate 256 cessioni di sostanze stupefacenti. Sono già state arrestate in flagranza di reato 10 persone, sequestrati circa 2,5 chili di stupefacente e segnalate alla locale Prefettura quali acquirenti 78 persone. Tra i consumatori individuati figurerebbero soggetti di svariata estrazione sociale. Perfino una madre che si era recata nella piazza di spaccio spingendo il passeggino con all’interno suo figlio.

Nel corso dell’operazione di stanotte, sono stati eseguiti due arresti in flagranza e una denuncia in stato di libertà per la stessa accusa: sono stati sequestrati complessivamente 85 grammi circa di stupefacente crack, hashish e marijuana. I carabinieri del nucleo cinofili impiegati per l’esecuzione delle misure cautelari, durante le attività di perquisizione e controllo del quartiere eseguite con l’aiuto del cane antidroga Ron, hanno individuato una maxi serra di marijuana “indoor” allestita in un magazzino attrezzato con luci, tubi di areazione e sistema di irrigazione. Nella serra sono stati sequestrati diversi sacchi contenenti infiorescenze di marijuana.

Il commento di Lagalla

Questo il commento del sindaco Lagalla: "Il mio ringraziamento per l’operazione antidroga condotta oggi nel quartiere Ballarò va al comando provinciale dei carabinieri che ha portato avanti le indagini insieme alla Procura della Repubblica di Palermo. Il cospicuo numero di provvedimenti cautelari dimostra come sia fitta la rete dello spaccio di sostanze stupefacenti che sta uccidendo soprattutto tanti nostri giovani concittadini. Per questa ragione, l’attività di contrasto della Magistratura e delle forze dell’ordine diventa di fondamentale importanza. Il Comune sta facendo la sua parte ed è già pubblico l’avviso da un milione di euro per l’attivazione di presidi sul territorio, così come è già attivo il tavolo per il contrasto alle dipendenze che l’Amministrazione ha attivato insieme alla Prefettura, con la collaborazione dell’Asp, dell’Ufficio scolastico regionale e degli enti del terzo settore".

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