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Cronaca

La truffa alle assicurazioni degli spaccaossa: 14 condanne e 2 assoluzioni in appello

Il processo in abbreviato è nato dal blitz "Contra fides" di aprile 2019 con cui fu sgominata una delle bande. I giudici hanno deciso di concedere piccoli sconti di pena a 4 imputati. Ribaltato il verdetto invece per Antonino Giglio e Antonino Ferrigno che sono stati del tutto scagionati

Gambe e braccia rotte con pesi da palestra o mattoni di tufo per simulare le ferite di incidenti stradali mai avvenuti e truffare così le assicurazioni. La seconda sezione della Corte d'Appello, nell'ambito di uno dei processi ai così detti spaccaossa, ha deciso di confermare le condanne di 10 imputati, di concedere un sconto di pena ad altri 4 e di scagionare del tutto - ribalando la sentenza di primo grado - altre due persone.

Il processo è quello nato dall'operazione "Contra fides", messa a segno dalla guardia di finanza il 15 aprile del 2019, e coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Francesca Mazzocco ed Andrea Zoppi. Come negli altri filoni d'inchiesta sul tema, le vittime consenzienti avrebbero percepito poche centinaia di euro per farsi spezzare gli altri, riportando a volte danni permanenti, mentre i capi delle varie bande avrebbero intascato migiliaia di euro.

Nello specifico, l'assoluzione piena è arrivata per Antonino Giglio (difeso dall'avvocato Alessandro Piscitello) e per Antonino Ferrigno: entrambi erano stati invece condannati a 3 anni e 8 mesi dal gup Marco Gaeta, che aveva emesso la sentenza di primo grado con l'abbreviato, il 30 novembre del 2020.

I giudici hanno poi deciso di ridurre le pene ad Ermanno Campisi (da 4 anni a 3 anni e 4 mesi), ad Emanuela Gallano (da 5 anni e 8 mesi a 3 anni e 8 mesi), a Giuseppe Di Piazza (da un anno e 8 mesi a 8 mesi, con la sospensione condizionale) e a Gesuè Giglio (da 4 anni e 2 mesi a 3 anni e 10 mesi).

Confermate invece integralmente le altre condanne: Antonino Di Gregorio (9 anni e 8 mesi), Patrizia Alaimo (4 anni e 4 mesi), Emanuele Di Mattei (5 mesi e 10 giorni pena sospesa), Giovanni Napoli (7 anni e 2 mesi), Rosalia Maria Farina (5 mesi e 10 giorni pena sospesa), Rita Mazzanares (3 anni e 2 mesi), Giovanni Moncada (un anno un mese e 10 giorni), Fabio Riggio (4 anni e mezzo), Francesco Paolo Sanzo e Elisabetta Scarpisi (per entrambi 5 mesi e 10 giorni pena sospesa).

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