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Cronaca

Turista cinese con raffreddore e febbre alta: sospetto caso di coronavirus a Palermo

L'uomo si trovava nella sua stanza di un albergo in centro e si è rivolto alla reception per chiedere aiuto. Attivate le procedure messe a punto dall'assessorato regionale alla Salute. L'uomo è stato portato al Cervello in attesa dei risultati degli esami

Caso di sospetto coronavirus a Palermo. Un turista cinese con febbre alta e raffreddore è stato trasportato all’ospedale Cervello nel reparto di malattie infettive. All’uomo sono stati prelevati dei campioni di sangue che saranno inviati prima al Policlinico e poi eventualmente all’istituto Spallanzani di Roma per ulteriori verifiche.

Aggiornamento: i risultati degli esami

Coronavirus, Asp istruisce medici di Palermo

Ad allertare i soccorsi sono stati i titolari della struttura alberghiera dove il cittadino cinese alloggiava, l’Hotel Sitano di corso Vittorio Emanuele. Il turista si trovava nella sua stanza, fiaccato da febbre e raffreddore, e si è rivolto alla reception per chiedere aiuto. Dalla struttura alberghiera hanno quindi chiamato il 118 raccontando la circostanza. Poco dopo sono intervenuti i sanitari a bordo di un’ambulanza dedicata. E’ scattato il protocollo messo a punto dall'assessorato regionale alla Salute e sia gli infermieri che i medici che l'hanno in cura indossano copricapo, maschera, calzari, camice o tuta idrorepellenti e guanti per prevenire ogni eventuale possibile contagio.

Orlando: "No ad allarmismi ingiustificati"

"In queste ore - dice l’assessore regionale Ruggero Razza - è necessario evitare inutili e pericolosi allarmismi. Abbiamo applicato la procedura stabilita dal ministero della Salute che prevede un primo esame che in poche ora ci consentirà di avere un quadro più chiaro. Ricordo ancora una volta che per ogni evenienza è attivo il numero verde 1500 del Ministero della Salute. Inoltre i medici di famiglia così come il numero unico per le emergenze 112 sono informati per la gestione di ogni situazione”. Poi ricorda: “Non bisogna andare direttamente al pronto soccorso, ma rivolgersi ai medici di famiglia o ai numeri dedicati”. Razza ha voluto ancora una volta rivolgere un appello agli operatori dell'informazione affinché "agiscano con rigore e scrupolo nella gestione delle notizie collegate alla vicenda Coronavirus, poiché si può sempre controllare un caso, ma il panico no".

Articolo modificato alle 17.25 del 31 gennaio 2020 // Aggiunto link con risultato esami

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