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Cronaca Cefalù / Lungomare Giuseppe Giardina

“Alcol ai minorenni”, sospesa licenza alla discoteca "Le Vele" di Cefalù

Dopo alcune testimonianze la polizia è intervenuta su iniziativa del questore di Palermo Guido Longo. Niente "serate danzanti" per cinque giorni, ma potranno lavorare come pub. Il titolare: "Un caso isolato in due anni, bevono prima di entrare. Nel parcheggio tappeti di bottiglie"

"Vendevano alcolici ai minorenni", sospesa la licenza ad una discoteca di Cefalù per cinque giorni. La polizia ha notificato il provvedimento, emesso dal questore di Palermo Guido Longo, al titolare de “Le Vele Club”, sospendendo la licenza di pubblica sicurezza per “l’attivita danzante”, ma non per quella da pub. Alla base dell’operazione, come spiegano dalla Questura, “la vendita di alcol a minorenni e il non adeguato controllo sull’età anagrafica dei giovani avventori". Il titolare del locale Enzo Barberi parla di "caso isolato, il primo in due anni di attività. Faremo degli accertamenti anche sul nostro personale, ma abbiamo armi limitate per contrastare questi fenomeni".

Il provvedimento emesso dal questore avrebbe preso spunto da alcune testimonianze, che avrebbero messo in luce lo scarso controllo effettuati all’interno del locale che si trova sul lungomare cefaludese. “La mancanza di accertamenti e una verifica sull'età dei consumatori di cocktail e bevande ad alto tasso alcolico - aggiungono dalla polizia - avrebbe messo in pericolo la salute dei giovani fruitori della discoteca. Da qui la decisione del Questore di Palermo di chiuderla per la durata di cinque giorni”. Non un duro colpo, probabilmente, dato che l’atto è stato notificato in occasione di una delle ultime serate della stagione. "Durante l’estate - spiegano dalla Questura - sono stati registrati episodi simili, a volte denunciati dai genitori dei ragazzi, con alcuni giovanissimi finiti in ospedale e presi in cura dai medici per 'curare' gli effetti dell’uso di alcol".

L’ultimo quello di venerdì scorso quando una ragazza, nel mezzo della serata, ha accusato un malore per qualche cocktail di troppo. Da “Le Vele Club” si dicono dispiaciuti per l’accaduto, ammettendo le difficoltà del caso nel reprimere il fenomeno. “Non abbiamo prove per sostenerlo - aggiunge Barberi - ma crediamo che la ragazza abbia bevuto molto prima di entrare nel nostro locale. Nel parcheggio vicino, sempre più spesso, troviamo tappeti di bottiglie per terra, acquistate magari nei supermercati e consumate prima dell'ingresso. Il nostro personale nega di avergli somministrato alcunché. E’ buona abitudine dei nostri cassieri - sostiene a conclusione - controllare l’età degli avventori prima della vendita di alcolici”.

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