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Cronaca

L'appello per le sorelle Pilliu: "Commissione nazionale antimafia accerti responsabilità"

A lanciarlo è l'Associazione per onorare la memoria dei caduti nella lotta contro la mafia: "Le loro case sono state danneggiate dal palazzo della mafia in piazza Leoni, bisogna individuare le ragioni che hanno impedito l’erogazione del risarcimento"

Per trent'anni hanno combattuto in solitudine contro l’imprenditore Pietro Lo Sicco, che ha costruito l'edificio di fronte alle loro due case dove a lungo hanno trovato una base e un nascondiglio i più pericolosi boss. Ora che la storia delle sorelle Savina e Rosa Pilliu è stata resa nota, grazie ad un servizio trasmesso da "Le Iene", l'Associazione per onorare la memoria dei caduti nella lotta contro la mafia, chiede che la Commissione nazionale antimafia avvii un'istruttoria "per accertare le responsabilità degli amministratori pubblici che hanno avvantaggiato la società immobiliare mafiosa e individuare le ragioni che hanno impedito l’erogazione del risarcimento in favore delle due vittime le cui case sono state danneggiate dalla costruzione del palazzo della mafia in piazza Leoni".

Il servizio delle Iene | Video

"L’imprenditore mafioso Pietro Lo Sicco - scrive l'Associazione - è riuscito con condotta corruttiva e la forza del sodalizio con l’intervento di appartenenti alla mafia di primo piano come Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella ad ottenere contra legem 'concessione edilizia per la realizzazione di un complesso immobiliare nell’assenza di contrasto da parte della pubblica amministrazione".  Per questo la stessa associazione sollecita ed invita le amministrazioni pubbliche preposte a intervenire a procedere all'esecuzione delle opere di risanamento delle proprietà delle sorelle Pilliu.

Le due casette delle sorelle Pilliu sono crollate e le proprietarie sono state rinviate a giudizio per crollo colposo. Dopo sette anni di processo però è stato dimostrato che sono innocenti. I soldi per ricostruirle però non li ha ancora versati nessuno.

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