L'estorsione e le minacce alle sorelle Napoli: scarcerati tutti gli indagati
Il tribunale del Riesame ha disposto l’annullamento degli ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre uomini che erano stati arrestati il 22 dicembre scorso
Sono state scarcerate le tre persone indagate per le minacce e i tentativi di estorsione nei confronti delle sorelle Napoli Irene, Gioacchina e Marianna a Mezzojuso. Il tribunale del Riesame ha disposto l’annullamento degli ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre uomini che erano stati arrestati il 22 dicembre scorso.
Il tribunale ha deciso il divieto di dimora nel paese per Simone La Barbera (che resta in carcere per un’altra inchiesta antimafia) detto "il lungo", e la scarcerazione per Antonino Tantillo, detto "Nenè", e Liborio Tavolacci. L’inchiesta è condotta dai carabinieri e dalla procura di Termini Imerese.
Le sorelle Napoli sono proprietarie di un'azienda agricola con oltre 70 ettari di terreno tra Corleone e Mezzojuso dove coltivano cereali e foraggio. Irene, Gioacchina e Marianna Napoli dopo la morte del padre, dicono di aver subito minacce e intimidazioni mafiose per costringerle a cedere l'attività. Le tre donne hanno denunciato danneggiamenti, l'uccisione dei propri cani, e sconfinamenti di vacche che vanno nei loro terreni. Il caso è stato portato alla ribalta dalla trasmissione "Non è l'Arena" di Massimo Giletti.