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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Terrasini / piazzale III Millennio

Terrasini: l'iClub della discordia ha aperto i battenti, critica Legambiente

Il ristorante solarium si trova su una delle coste più belle del palermitano: a Cala Rossa. E' stata oggetto di tante polemiche. L'associazione ambientalista contraria alla struttura balneare

Come da programma, nonostante le tante polemiche, il ristorante solarium Iclub realizzato nel corso dei due mesi precedenti sulla costa di Terrasini venerdì ha inaugurato e il giorno successivo ha aperto ufficialmente a tutti i battenti. Andato anche il primo aperiticena della stagione che sulla fanpage del locale viene definito da chi ne ha preso parte come "bellissimo e il primo di una lunga serie".

Molti altri i commenti positivi postati sul gruppo: "Un piccolo angolo di paradiso" per Gabriella. "Davvero splendido", scrive Giacomo. Addirittura "senza parole" Salvo. Meno entusiaste le associazioni ambientaliste. In particolare Legambiente Sicilia che lo scorso 31 maggio ha diffuso un comunicato stampa che ha per oggetto proprio le strutture balneari che stanno nascendo sulle coste siciliane.

Legambiente Sicilia denuncia che "molte di queste opere sono in contrasto con il vincolo di inedificabilità assoluta esistente sulle coste, che può essere derogato solo per opere a diretta fruizione del mare per le quali legge e giurisprudenza prevedono il rispetto di criteri rigorosissimi".

"Abbiamo presentato un esposto a tutte le Procure della Repubblica e Capitanerie di Porto della Sicilia – denuncia Angelo Dimarca responsabile Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – Il comma 4 dell’articolo 1 della legge regionale 15 del 2005 vieta la realizzazione di stabilimenti balneari e di esercizi di ristorazione nella fascia dei 150 metri dal mare a meno che tali opere non siano previste nei Piani d’uso del demanio marittimo. Ma in Sicilia solo il Comune di San Vito Lo Capo ha il PDUM approvato dalla Regione e quindi riteniamo che molte di queste opere siano o in parte abusive o autorizzate in modo illegittimo”.

"A tale assalto di strutture balneari  - continua la nota - non stanno sfuggendo neanche le aree di grandissimo interesse ambientale, vincolate a riserva naturale o a sito di importanza comunitaria, come dimostrano i recenti fatti relativi a Isola delle Correnti, Petrosino, Calarossa di Terrasini, Lampedusa, per solo per citarne alcuni".

“Con l’ambigua dizione di “chioschi” si sta realizzando di tutto sulle coste siciliane, prevedendo in alcuni casi addirittura le vasche imhoff per il trattamento dei reflui interrate nelle spiagge – denuncia Mimmo Fontana, Presidente Regionale di Legambiente Sicilia – Chiediamo alla Regione la revoca in autotutela di queste concessioni ed accertamenti a tappeto da parte di tutte le Capitanerie di Porto della Sicilia. E per denunciare questo inaccettabile assalto al patrimonio costiero siciliano ed ai beni comuni, terremo un’ iniziativa regionale alla Tonnara di Marzamemi il prossimo 9 giugno con esponenti nazionali per presentare un dossier con i casi più eclatanti”.

Prima di Legambiente molti altri hanno preso le distanze dal progetto IClub. A Terrasini è nato il Forum ambiente Calarossa che da settimane sta portando avanti una raccolta firme per chiedere che la struttura venga spostata altrove e l'area di Cala Rossa venga annessa alla Riserva di Capo Rama. Non sono mancate prese di posizione nemmeno nel mondo politico: il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione all'Ars.

A favore dello stabilimento invece il noto ambientalista Arnone e l'amministrazione comunale locale.

Le risposte della Dueggi Srl alle polemiche

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