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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Terrasini / Via Impastato Peppino

Terrasini, solarium a Cala Rossa: lavori in corso tra le polemiche

Dopo l'associazione Impastato anche il M5S dell'Ars prende posizione e presenta una mozione per dire "no a strutture nel lungomare Impastato"

Si allunga la lista di coloro che non apprezzano l'Iclub, il solarium ristorante in via di allestimento sul lungomare di Terrasini. A prendere posizione contro la sua istallazione, attraverso un comunicato stampa pubblicato sul sito, questa volta è il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle che ha anche presentato una mozione al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e agli assessori all’Ambiente, ai Beni culturali e alle Attività produttive.

"No a strutture balneari e per il divertimento a Calarossa", questo l'incipit della nota. "Lo scopo della mozione invece - spiegano - è impegnare il governo regionale a revocare la concessione demaniale rilasciata per sei anni alla Dueggi per la costruzione di un solarium in un sito ritenuto di importanza comunitaria (SIC)".

"La struttura che si intende costruire - secondo i parlamentari e per Pietro Salvino,  candidato sindaco di Capaci per il M5S che ha collaborato alla stesura dell’atto - potrebbe essere, infatti, pericolosa e nociva per la flora e la fauna". "Nonostante il parere favorevole della Soprintendenza – afferma inoltre  Salvino al recente Forum Nazionale di “Salviamo il Paesaggio” tenutosi a Bologna il 4 maggio – comprometterebbe irrimediabilmente gli straordinari aspetti paesaggistici di Calarossa”.

Iclub: lavori in corso

"La mozione - continua la nota - sollecita inoltre il governo ad individuare un luogo alternativo al di fuori della zona SIC ITA-02009  (dove si intende costruire la struttura)".

La prima ad esprimersi negativamente sul progetto, già due mese fa quando ancora i lavori di istallazione dovevano iniziare, è stata l'associazione Peppino Impastato che si è mobilitata per cercare di evitare che l'Iclub diventasse realtà invitando anche i cittadini a fare lo stesso. Questo uno stralcio di un volantandino distribuito dalla stessa in occasione di una manifestazione per sensibilizzare sul tema: "Giù le mani da Calarossa. No allo stabilimento balneare sullo strapiombo di Calarossa. Sì alla salvaguardia di un Patrimonio Naturalistico. Si annetta alla Riserva Naturale Orientata di Capo Rama tutto il SIC di Calarossa".

Da qualche settimana inoltre su Facebook è comparsa una nuova pagina, quella del Forum ambiente Calarossa Terrasini che domenica 12 maggio ha raccolto le firme dei cittadini che, come i membri del gruppo composto da comitati e associazioni, vogliono salvare la costa - si legge in un documento pubblicato sulla pagina - "dagli attacchi speculativi".

Secondo il Forum “le strutture previste avranno un forte impatto ambientale, chiudendo in quel tratto la visuale dal belvedere del lungomare, privatizzando di fatto una zona demaniale e sottraendola alla libera fruizione pubblica. Ancora maggiore sarà l’impatto visuale dal mare, essendo deturpata una falesia marnosa bianca e rossa, unica in tutto il golfo, nonchè geosito di rilevante importanza anche scientifica”.

"Riteniamo - si legge sempre nel documento - che qualsiasi attività per creare occupazione collegata al turismo, possa trovare spazio più idoneo a monte di tutto il Lungomare in un contesto programmato ecocompatibile e concordato con le associazioni e la società civile. Invitiamo tutte le realtà associative che hanno a cuore uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, partiti, sindacati, il mondo della cultura, cittadini tutti, a mobilitarsi per bloccare questo scempio. Pertanto invitiamo tutti i cittadini  a firmare questo appello da inviare agli organi competenti".   

"Allo stato attuale - spiegano dal Forum - abbiamo raccolto circa 600 firme, ma la raccolta durerà ancora per un po'...infatti anche nei prossimi giorni si organizzeranno banchetti. I componenti del Forum sono: l'Associazione Peppino Impastato, il Comitato Cinisi Terrasini per l'ambiente, Il Movimento 5 stelle di Carini, Capaci e Cinisi, Legambiente Partinico, la Lipu di Terrasini e poi singoli esponenti di vari comitati o partiti a livello locale e liberi cittadini".

"La finalità - concludono - è quella di far annettere una volta e per tutte Cala Rossa alla riserva Naturale di Capo Rama, in maniera che questo patrimonio naturalistico e paesaggistico venga tutelato per sempre".

La Dueggi Srl intanto va avanti con i lavori e cerca di tranquillizzare tutti affermando, attraverso Giorgia Pizzi, che "la struttura sarà interamente poggiata sulla roccia senza alcun tipo di ancoraggio" e che la società è in possesso di tutte le concessioni e la documentazione richiesta.

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