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Cronaca

"Incarichi illegittimi per Amg e Rap", il M5S invoca gli ispettori al Comune

Presentata un'interrogazione alla Camera. L'atto, firmato da Nuti, nasce dalla mancata osservanza da parte delle partecipate di precise disposizioni di legge che vietano la cumulazione di servizi pubblici e strumentali

Il M5S invoca l’intervento degli ispettori al Comune per controllare i servizi resi dalle società partecipate e il rispetto delle leggi vigenti. E’ stata presentata un’interrogazione alla Camera dai parlamentari Cinquestelle, primo firmatario Riccardo Nuti, con la quale si chiede di conformare agli obblighi di legge le aziende gestite dall’Amministrazione, come Amg e Rap. “E’ vietata la gestione in contemporanea di servizi pubblici e strumentali”. Attualmente alcune società non osservano le disposizioni della legislazione nazionale e delle direttive europee, che stabiliscono chiaramente i limiti entro i quali possono muoversi le società partecipate. "In parole povere per restringere il campo ad Amg e a Rap, la prima - si legge in una nota - non potrebbe occuparsi contemporaneamente della gestione del servizio di distribuzione, della vendita del metano a mezzo rete e del servizio di illuminazione pubblica e di controllo degli impianti termici, e dall'altro della gestione del servizio energia e Energy auditing. La Rap dal canto suo non potrebbe invece assumersi la responsabilità del servizio di igiene ambientale e quello della manutenzione stradale".

"La normativa vigente - spiega Nuti - lo vieta espressamente. Il decreto legge 223/2006 imponeva, pena la nullità dei contratti, un termine più volte prorogato, per provvedere a scindere servizi pubblici e strumentali in capo a soggetti diversi. Termine scaduto il 4 gennaio 2010 senza che questa scissione sia mai avvenuta. A Palermo vengono assegnati più servizi possibili alle aziende partecipate dal Comune per poter regalare loro più soldi. Il Comune - continua Nuti - viene visto da queste partecipate come una vacca da mungere. I servizi spesso non vengono svolti o vengono svolti molto male, ma al Comune e al Consiglio comunale poco importa: l'importante per loro è trovare il modo di raggiungere la cifra da regalare all'azienda partecipata di turno. Cosa comporta questo? Che i servizi strumentali, come ad esempio la manutenzione stradale, costano di più e hanno una qualità pessima anziché essere oggetto di una gara che vedrebbe delle offerte con probabile diminuzione del costo per tutti i cittadini e con una potenziale maggiore qualità dei servizi. Il monopolio dei (dis)servizi pubblici locali di queste aziende mangiasoldi e piene di clientele deve terminare e finché non cesserà a pagarne le conseguenze saranno i cittadini palermitani e i turisti".

Sulla coesistenza, vietata per legge, di servizi pubblici e strumentali in seno alla Rap nel 2014 aveva fatto sentire la sua voce di dissenso pure il segretario generale del Comune, in occasione dell'approvazione del nuovo contratto di servizio della municipalizzata. Nell'interrogazione, il M5S segnala altre anomalie a carico di numerose partecipate del Comune, come la mancata pubblicazione nel proprio sito internet della relazione con i requisti e le motivazioni che giustificano l’affidamento alle partecipate di servizi pubblici locali a rilevanza economica. Da qui la richiesta del M5S dell'invio "degli ispettori della Ragioneria generale di Stato e del dipartimento della Funzione pubblica per operare le opportune verifiche amministrative-contabili e di responsabilità all’interno dell’amministrazione comunale di Palermo".

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