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Cronaca Oreto-Stazione / Via Francesco Paolo Perez

"Nessuno tocchi quella slot machine": chiave in bocca al titolare di una sala scommesse, arrestato

Violenta lite in un centro di via Perez. Protagonista un palermitano di 40 anni che - reduce da una lunga serie di puntate perse - si sarebbe scagliato contro il responsabile della sala che gli avrebbe negato l'uso esclusivo di una slot machine

Una lite all'interno di una sala scommessa degenerata poi in rissa violenta in strada. Sede dello scontro una sala scommesse di via Perez. Un palermitano di 40 anni (F.M. le iniziali) è finito ai domiciliari per tentata estorsione aggravata per un episodio risalente allo scorso 12 marzo. A distanza di mesi gli agenti della Squadra Mobile palermitana hanno ricostruito cosa è successo quella sera intorno alle 22.30, "stabilendo - dicono dalla questura - che alla base della lite violenta ci sia stata la molesta attitudine al gioco compulsivo da parte del 40enne, cliente della sala scommesse".

Dalle indagini è emerso come l'uomo quella sera fosse reduce da una lunga serie di puntate perse ad una slot machine. Dopo avere esaurito i soldi, indispettito dalla lunga serie di sconfitte e nella convinzione che la slot, di lì a poco, avrebbe erogato una vincita, il cliente si è diretto a casa per cercare altri soldi da puntare ma avrebbe preteso che durante la sua assenza nessuno "occupasse" quella slot. "Questa pretesa - dicono dalla polizia - sarebbe stata rivolta, in modo minaccioso ed aggressivo, al responsabile della sala che, sin da subito, si sarebbe opposto. Il quarantenne, nel tentativo di forzare la volontà del responsabile della sala scommesse, avrebbe esercitato una pressione sempre più minacciosa, addirittura infilando una chiave in bocca alla vittima".

Di lì a poco, lo scontro si sarebbe fatto violento e si è spostato in strada. Per dare man forte al cliente sono arrivati due suoi familiari che avrebbero aggredito il malcapitato e il figlio, giunto in soccorso del padre (i due hanno riportato ferite guaribili, rispettivamente, in 7 e 10 giorni). Gli aggressori, fuggiti dopo avere sentito le sirene della polizia in arrivo, sono poi stati identificati dagli agenti della Mobile palermitana. La ricostruzione della dinamica e del movente dell’aggressione è stata resa possibile anche grazie alle dichiarazioni, concordanti e convergenti, fornite da alcuni testimoni dell’aggressione. Al quarantenne è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare domiciliare, mentre per i familiari è scattato un divieto di avvicinamento a meno di 100 metri di distanza dalle vittime dell’aggressione per lesioni personali.

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