Guardie giurate licenziate dalla Ksm, sit in di protesta davanti al tribunale
In occasione della prima udienza che vede chiamati a pronunciarsi sulla legittimità della procedura sei giudici della sezione Lavoro
Si è tenuto oggi un sit-in dinanzi il Palazzo di Giustizia di Palermo, organizzato dal Saves, a sostegno delle oltre 200 Guardie Giurate licenziate dalla Ksm, in occasione della prima udienza, che vede chiamati a pronunciarsi sulla legittimità della procedura, 6 Giudici della sezione lavoro del tribunale di Palermo, visto l’alto numero di ricorsi, che si susseguiranno per tutto il mese di aprile e maggio. Siamo qui oggi – dichiara Fabrizio Geraci segretario del Saves - per mantenere alta l’attenzione delle istituzioni, in una procedura che sin dal primo momento ha presentato diverse anomalie. Sono alla mia terza procedura di mobilità – dichiara Emanuele Scardulla - una delle Guardie presenti stamani al sit in, come per il passato confido nell’operato della giustizia affinché anche questa volta possa riottenere il mio posto di lavoro per consentire a me alla mia famiglia ed a tutti i colleghi coinvolti di avere nuovamente quella certezza lavorativa che più volte negli ultimi anni ci è stata negata.
La prima udienza ha visto un rinvio al 19 aprile, in quanto la Ksm, considerato il notevole numero di ricorsi, si è costituita in giudizio soltanto in udienza dichiara l’avvocato Cangialosi dello studio Varisco Fiore - che difende le posizioni di 55 lavoratori licenziati, riteniamo che la procedura di licenziamento collettivo presenti molteplici vizi, sia formali che sostanziali, e perciò come in più occasioni già fatto con risultati positivi negli anni passati, abbiamo portato all’attenzione del tribunale di Palermo le posizioni di molti padri e madri di famiglia licenziati, onde verificare la legittimità di un licenziamento che, senza entrare nel meriti delle scelte aziendali, ha comunque avuto un impatto sociale notevole.