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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sindacati Rap su emergenza rifiuti: "Vergognoso scaricare la responsabilità sui lavoratori"

L'accusa: "Adesso la misura è colma. Mancano mezzi, personale, sicurezza e una classe dirigente tecnica all’altezza. Siamo pronti alla mobilitazione"

“Adesso basta, la misura è colma, siamo pronti alla mobilitazione generale”. Così i sindacati Rap Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel e Filas, dopo la diffusione di notizie su una emergenza rifiuti che sarebbe legata alla presunta assenza di decine di lavoratori a causa della ‘malattia’ nelle giornate in cui ha giocato la nazionale di calcio. “Tardive le precisazioni dell’Amministratore unico Caruso su Radio 24, la macchina del fango messa in moto dai vertici aziendali ed amplificata da una parte della stampa locale, indignano ed alzano la tensione tra i lavoratori, chiamati invece continuativamente a sopperire alle note carenze di mezzi e personale, nonché all’acclarata stanchezza ed inadeguatezza dei pochi dirigenti tecnici”, affermano per  la Fp Cgil Giuseppe Spataro, per la Fit Cisl Vincenzo Traina, per la Uiltraporti Francesco Sinopoli, per Fiadel Agostino Cospolici e per Filas Carmelo Giallombardo.  

I sindacati di Rap proseguono: “Nessuno pensi di scaricare le responsabilità dei rifiuti per strada sui lavoratori, le criticità strutturali dell’azienda sono ormai note a tutti, carenza di autisti ed operai che spesso, specie nell’ultimo periodo, lavorano in scarsissime condizioni di sicurezza e con mezzi fatiscenti. Infatti, i numeri dei mezzi ‘ricoverati’ in officina, così come dichiarato dalla Rap, sono alti, un esempio per tutti le spazzatrici meccanizzate, disponibili e giornalmente idonee appena 2-3 sul totale di 17 presenti nel parco macchine aziendale. Se l’azienda è costretta ad effettuare il noleggio di mezzi da privati, la loro carenza strutturale è un fatto evidente ed è un fatto che costa”. “Ciò che sconfessiamo con forza, perché ha mortificato i lavoratori e li ha messi in pasto all'opinione pubblica, sono i numeri che sono circolati in questi giorni sulla presunta pseudo-malattia degli operatori Rap”. Cosi chiariscono, “non è affatto vero che durante le partite della nazionale italiana si siano registrate 25 assenze per malattia durante la partita contro il Belgio e 23 assenze per malattia durante la partita contro la Spagna. Più precisamente, nella notte del 2 luglio, ovvero durante la partita contro il Belgio gli operatori/autisti in malattia non erano 25 ma appena 9 ed anche la notte del 6 luglio, ovvero, la partita contro la Spagna i lavoratori in malattia non erano 23, così come riportato dagli organi di stampa, bensì 11 tra autisti ed operai, quindi numeri assolutamente in linea con una fisiologica assenza per eventi morbosi, senza voler sottolineare che la presunta ‘finta malattia’, dichiarata dal vertice aziendale, sarebbe anche da dimostrare”. “La governance politica dell’azienda ha denunciato a più riprese nel corso dell’ultimo anno una sorta di continuativa ‘pressione’ da parte di alcuni consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione concretizzata con la richiesta di vere e proprie assunzioni qualificate dagli stessi amministratori aziendali non solo non legittime ma, in quanto prospettate e perpetuate sotto l’insegna della cosiddetta ‘mobilità interaziendale’, una vera farsa elettoralistica sulla pelle dei lavoratori, non essendo più tale previsione prevista per legge dal 2018. Una vicenda che però ha determinato lacerazioni nella precedente maggioranza Orlando, l’esautorazione e la sostituzione del Cda a guida Norata colpevole di essersi rifiutato di adoperarsi in tal senso, l’idea del raggiungimento dell’obiettivo con la nomina di Maurizio Miliziano che, dopo il primo trionfalistico annuncio, si riservò comunque due mesi di tempo per leggere le carte. L’impressione è che anche il nuovo Amministratore, Girolamo Caruso, si stia già bloccando sulla farsa assunzioni e siamo al conteggio di tre presidenti in pochi mesi”.

“Ricordiamo che l’amministrazione Orlando avrebbe dovuto già dare seguito alla ricapitalizzazione della Rap, ad oggi non portata a termine, e riconoscere ed erogare i circa 50 milioni di crediti vantati dall’azienda, oggi effettivamente riconosciuti dal Comune ma non erogati, in quanto vincolati alla vicenda dell’approvazione in consiglio comunale dell’atto sugli extracosti, il cosiddetto Pef Tari.  E proprio il riconoscimento degli extracosti, la cui delibera risulta essere già approdata in Consiglio Comunale, è una sorta di spartiacque tra la salvezza o il baratro della Società: il 31 Luglio è alle porte, 1665 lavoratori con le loro famiglie sono con il fiato sospeso attenti a capire quale politica garantirà il loro futuro e quale politica vorrà assumersi la responsabilità di un nuovo fallimento”.

I sindacati affermano: “Ci chiediamo, a chi giova tutto questo? A cosa serve scaricare irresponsabilmente e falsamente tutte le responsabilità di un servizio carente sui lavoratori? E perché invece si tace sull’evasione dato che solo un contribuente su due paga la Tari e perché non si massimizza lo sforzo sanzionatorio sulle centinaia di cittadini che creano discariche abusive per strada? Forse qualcuno ha in mente di privatizzare la gestione del servizio attualmente pubblica? L’Azienda pubblica è e pubblica rimarrà, non siamo minimamente d’accordo neanche sull’idea di esternalizzare il servizio di recupero dei rifiuti ingombranti, fa parte del ciclo integrato dei rifiuti e come tali dovranno continuare ad essere svolti dalla RAP”.

I sindacati concludono: “Serve invece con urgenza un significativo investimento su nuove assunzioni. Ci limitiamo a ricordare che dalla creazione di Rap avvenuta nel 2013, il personale si è ridotto di circa 700 unità, l’azienda venga subito al tavolo di confronto per concertare le modalità per le nuove assunzioni e nell’attesa di attivare con immediatezza tali percorsi strutturali si attivi immediatamente assumendo personale anche attraverso~forme di lavoro~generalmente occasionali quali quello interinale, il tutto al fine di rendere un servizio più efficiente alla città. Resta inteso che se non arriveranno risposte adeguate in tempi rapidi ripartiremo con la protesta sindacale”

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