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Cronaca

#siciliaamiantofree”, ecco il documento per liberare l’isola entro il 2028

Cgil Cisl e Uil: “Vittime destinate ad aumentare. Governo Musumeci cambi passo. Subito sia attivata la governance”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Ancora oggi l’amianto continua a uccidere. In Sicilia le vittime per patologie oncologiche polmonari sono oltre 100 l’anno e i decessi sono destinati ad aumentare, come riferisce l’ultimo rapporto Renam (Registro nazionale dei mesoteliomi) prevedendo un picco nel 2025 sempreché siano effettuate le bonifiche previste dalla normativa vigente, purtroppo ancora oggi inapplicata”. Così Cgil, Cisl e Uil Sicilia che in modalità webinar hanno presentato il documento “per liberare l’isola entro il 2028” chiedendo un’azione immediata da parte delle istituzioni con lo slogan “Sicilia Amianto Free”.

Nel corso della presentazione, a cui hanno assicurato la partecipazione i segretari generali ed i rispettivi segretari e responsabili nazionali di Salute e Sicurezza, saranno ascoltate le testimonianze dirette dei lavoratori. “Il governo regionale è in ritardo di oltre 20 anni per la predisposizione di un piano di bonifica” affermano Monica Genovese, Rosanna Laplaca e Giuseppe Raimondi che chiedono subito un cambio di passo ma soprattutto “l’istituzione di una governance sull’intera materia che abbia le seguenti finalità: dalla mappatura completa dei siti contaminati alla tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini e sino alla tutela dell’ambiente e previdenziale con risarcimento alle vittime”. Secondo i dati Inail, sono i lavoratori edili i più esposti, seguiti dai lavoratori del metallurgico e dei trasporti.

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