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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sicilia in zona gialla, Fipe e Confcommercio: "Usare green pass per non penalizzare tutti"

Le due associazioni siciliane chiedono di collegare l’utilizzo progressivo della certificazione all'evoluzione epidemiologica. "Man mano che peggiora il quadro sanitario, va ampliata la platea di attività e servizi nei quali si accede con il green pass. Così incentiviamo la campagna di vaccinazione e non fermiamo le imprese"

A due giorni dal ritorno in zona gialla per la Sicilia, le compagini siciliane di Confcommercio e Fipe chiedono di utilizzare in maniera "intelligente" il green pass collegandolo all’andamento della situazione epidemiologica. La proposta arriva dalle due associazioni, guidate rispettivamente dai presidenti Gianluca Manenti e Dario Pistorio, i quali ipotizzano che "il cambio di colore delle regioni debba essere accompagnato a un uso più estensivo del certificato" con l’obiettivo di scongiurare "il ritorno alla stagione delle misure più restrittive".

E’ quanto evidenziato in una nota inviata al governatore siciliano, Nello Musumeci, all’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, e ai prefetti siciliani. "In questo modo - spiegano Manenti e Pistorio - si raggiungono tre risultati: si incentiva la campagna di vaccinazione; non si penalizza la stragrande maggioranza dei siciliani che hanno scelto responsabilmente di vaccinarsi; non si ferma neppure una sola impresa".

Secondo i vertici delle due associazioni di categoria serve un cambio di passo per fare in modo che la massiccia campagna vaccinale non solo prosegua speditamente ma serva proprio a coniugare la tutela della salute con la salvaguardia dell’economia. "Ancora oggi - proseguono Manenti e Pistorio - se peggiora il quadro sanitario si interviene con misure restrittive sulle imprese. Ora, considerato il congruo numero di persone vaccinate con doppia dose, anche se, a tal riguardo, si può e si deve fare sempre di più, è possibile cambiare approccio".

"La nostra proposta - chiariscono - è quella di estendere progressivamente l’uso del green pass, collegando i livelli di rischio con cui si classificano le regioni all’utilizzo progressivo della certificazione verde: man mano che peggiora il quadro sanitario, si amplia la platea di attività e servizi nei quali si accede con il green pass. Ci sembra il modo migliore per incoraggiare la campagna di vaccinazione, tutelare la libertà di chi ha scelto responsabilmente di vaccinarsi e superare definitivamente la faticosissima stagione delle chiusure o limitazioni alle attività, in particolare proprio dei pubblici esercizi”.

Per Confcommercio e Fipe è anche una “questione di equità: dopo molti mesi di sacrifici - concludono - sarebbe infatti incomprensibile ricadere nelle maglie di nuove chiusure e restrizioni per causa di chi, dopo nove mesi di campagna vaccinale, sceglie ancora oggi liberamente di non vaccinarsi, aumentando con questa scelta individuale il rischio collettivo di assumere nuovi costosissimi provvedimenti, in termini sanitari, economici e sociali”.

Barbagallo (Pd): "Triste film già visto, ora evitare restrizioni"

"I dati dicono - afferma il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo - che la Sicilia rischia la zona arancione. E’ il momento di agire per evitare ulteriori e più gravi restrizioni, questo è un fm che abbiamo già visto l’anno scorso. Il presidente Musumeci e l’assessore alla Salute la smettano di fare propaganda, di andare in giro per sagre, fiere equine e cene varie. E’ il momento di coinvolgere i medici di famiglia, aumentare sensibilmente il numero di vaccinati, riattivare i posti di terapia intensiva veri e non quelli cartacei che servono per fare campagna elettorale. Il Pd per il vaccino, riteniamo che debba essere obbligatorio e se, come pare lo è anche Musumeci, allora consiglio al governatore di allontanare dalla Giunta chi invece, si discosta da questo principio e si dimostra un ‘ni vax’".

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