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Cronaca

Vaccini: da oggi terze dosi per quarantenni e cinquantenni, arriva il Super green pass

Si va verso un decreto complesso che conterrà l'anticipo del booster a 5 mesi dalla seconda dose e la riduzione del certificato verde a 9 mesi

Al via da oggi in Sicilia le somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid al target 40-59 anni. Lo ha disposto l'assessorato regionale alla Salute, in base a quanto previsto dall'ultima circolare del commissario nazionale per l'emergenza Covid-19.

Come per tutte le altre categorie, anche in questo caso, per ricevere la dose 'booster' dovranno essere trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione. Basterà recarsi direttamente in uno dei punti vaccinali attivi oppure prenotarsi attraverso la piattaforma dedicata e raggiungibile selezionando l'apposito banner del sito regionale dedicato (https://www.siciliacoronavirus.it) o direttamente all'indirizzo https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it.

Il sistema della Struttura commissariale nazionale, gestito da Poste Italiane, consentirà la prenotazione a chi, rientrando nel target 40-59 anni, ha effettuato la seconda dose con le tempistiche previste. Inoltre, coloro che hanno ricevuto l'unica dose Janssen, se sono già trascorsi sei mesi dalla somministrazione, indipendentemente dalla fascia di età possono recarsi in un punto vaccinale e ricevere la loro dose 'booster' dei vaccini Pfizer o Moderna. Oltre che via internet, sarà possibile prenotarsi chiamando il numero verde 800.00.99.66 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 18. Per fissare l'appuntamento sarà necessario indicare il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria e quello del telefono cellulare.

Super Green Pass, si va verso nuovo decreto

Intanto si va verso il cosiddetto Super Green Pass o Green Pass "rafforzato" per vaccinati in Italia a partire da dicembre, con la durata del certificato verde ridotta rispetto agli attuali 12 mesi, come auspicano molti esperti. L'ondata di contagi covid prosegue regione per regione, con altri 9.709 casi, e - mentre si apre la vaccinazione degli over 40 con la terza dose - si studiano regole e misure per contrastare la pandemia ad un mese da Natale. Il "Green Pass rafforzato" di cui si parla ormai da giorni sarebbe un lasciapassare che escluda i non vaccinati praticamente da tutti i luoghi delle attività ricreative come ristoranti, palestre, teatri e cinema e via dicendo, mentre i tamponi darebbero diritto al certificato per lavorare. Una decisione "forte", che sarà ben ponderata dal governo Draghi. Nulla è stato deciso, ma le limitazioni per i non vaccinati non scatterebbero in zona gialla, bensì solo in zona arancione e rossa.

Ma la sensazione è che sul Super Green Pass non è affatto certo che le decisioni arrivino nell’immediato. Fabio Ciciliano, uno dei dodici del Comitato tecnico scientifico, non ha dubbi sul Green pass valido 9 mesi anziché gli attuali 12? "Ad agosto il Cts ha deciso di portarne la durata da 12 a 9 mesi sulla base di evidenze epidemiologiche di allora - dice al Corriere della Sera - Con la possibilità di modificare di nuovo la durata della validità se avessimo avuto nuove evidenze. Che adesso ci sono. L’efficacia del vaccino si è ridotta e ciò può suggerire di ridurre la scadenza del green pass".

Ipotesi obbligo vaccinale Covid in Italia

Giovanni Maria Flick, ex ministro della Giustizia e presidente emerito della Corte Costituzionale, sostiene in un'intrevista a La Stampa che si può rendere il vaccino obbligatorio: "Non esiste alcun limite costituzionale a una legge sull'obbligatorietà del vaccino. Anzi, la Costituzione permette di coniugare, come sancito dall'articolo 2, i diritti inviolabili di ciascuno con i doveri di solidarietà. E non esistono diritti senza doveri, non esiste una vera libertà che non tenga conto della libertà altrui e degli interessi sociali quali la salute collettiva e la sicurezza". Quali altri articoli della Costituzione ci aiutano a comprendere la possibilità di un'eventuale legge sull'obbligatorietà del vaccino? "L'articolo 32 - continua Flick - stabilisce che la salute è un diritto fondamentale dell'individuo e un interesse della collettività. Il diritto di ognuno va esercitato senza ledere quello degli altri. Questa considerazione, quindi, si lega all'articolo 2 sul legame tra i diritti inviolabili e i doveri di solidarietá politica, economica e sociale. Occorre però soffermarsi anche su un altro articolo della Costituzione".

Flick fa riferimento all'articolo 16 inerente la libertà di soggiorno e di circolazione, "che può essere limitata con legge per ragioni di sanità e sicurezza, come nel caso del Green Pass. Mi preme sottolineare la differenza tra quella libertà e la libertà personale (tutelata dall'articolo 13 della Costituzione). La libertà personale può essere anch'essa limitata con legge, ma richiede anche un controllo del giudice sul caso specifico, come ad esempio nel caso della custodia cautelare. Quando sono in gioco questioni di sanità e sicurezza, come la pandemia del Covid, si può invece intervenire in termini generali, come già fatto, con una legge ad hoc che limita la libertà di circolazione per coloro che non hanno il Green Pass. Ma si deve anche intervenire con una legge che prevede l'obbligatorietà di vaccini, da cui derivi una limitazione della libertà di circolazione, sorretta dalla possibilità data allo Stato dall'articolo 32. In nessuno dei casi indicati si lede in alcuna misura la libertà personale", conclude l'ex ministro.

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