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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il Cga sospende la caccia in Sicilia, esultano gli ambientalisti

I giudici amministrativi di secondo grado confermano la decisione del Tar. Disposta una consulenza tecnica d'ufficio, nominato un esperto: dovrà stabilire perché la Regione "ha aumentato i periodi di caccia di talune specie". Legambiente, Lipu e Wwf: "Cacciatori diano seguito all'ordinanza"

Il Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia (ordinanza n. 708 del 24/10/2018) ha dato ragione a Legambiente, Lipu e Wwf Italia nel procedimento contro il calendario venatorio 2018/19 della Regione Siciliana, confermando la precedente decisione del Tar di Palermo del 14 settembre che aveva accolto il ricorso originario delle tre associazioni ambientaliste, rappresentate dagli avvocati Nicola Giudice e Antonella Bonanno.

Il Cga ha rilevato come "le questioni in contestazione, correlate ad accertamenti e valutazioni specialistiche, richiedono un approfondimento sul piano istruttorio, al fine di delibare il grado di attendibilità delle scelte compiute dalla Regione in difformità rispetto al parere dell'Ispra"; pertanto, "occorre disporre una consulenza tecnica d'ufficio". Il Cga ha quindi nominato un esperto che dovrà elaborare un'approfondita analisi dei motivi e dati che la Regione ha indicato nel proprio calendario per giustificare l'aumento dei periodi di caccia di talune specie e la scelta di consentire la caccia al coniglio selvatico, nonostante lo stato di depauperamento della popolazione di questa specie. Su questi punti l'Ispra aveva bocciato il calendario venatorio e il Tar ne aveva ordinato la sospensione.

Legambiente, Lipu e Wwf esprimono "soddisfazione per questa decisione della magistratura amministrativa, che adesso sottoporrà ad una verifica attenta le motivazioni con cui la Regione aveva dato il via libera alla caccia in Sicilia in contrasto con le limitazioni richieste da Ispra sulla base di specifiche motivazioni tecnico-scientifiche. In attesa delle ulteriori decisioni del Cga nella prossima udienza prevista per il 12 dicembre, l’assessorato regionale all’Agricoltura e i cacciatori dovranno ora immediatamente dare seguito a quanto stabilito da parte del massimo organo di giustizia amministrativa: divieto di caccia al coniglio selvatico in tutta la Regione; chiusura anticipata della caccia a Cesena, tordo bottaccio e tordo sassello al 20 gennaio; chiusura anticipata della caccia alla beccaccia al massimo entro il 10 gennaio; annullamento del prolungamento della stagione venatoria oltre la data del 31 gennaio".

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