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Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Roma

Sulle ceneri del Bar Lincoln nascerà un ufficio tributi comunale

Ad annunciarlo è stato l'assessore Antonino Gentile. I locali dell'attività commerciale sono del Comune che, non percependo affitto da anni, ha proceduto con lo sfratto. In arrivo anche novità per le imprese non regola con la Tari. Intesa con Confcommercio per l'accesso al cassetto tributi

Al posto del bar Lincoln, lo storico locale all'incrocio tra piazza Giulio Cesare e via Roma costretto a chiudere i battenti dopo lo sfratto per morosità da parte del Comune, sorgerà un ufficio tributi. A dare l'annuncio è stato l'assessore ai Tributi Antonino Gentile, a margine della presentazione di un accordo tra Comune e Confcommercio per la semplificazione amministrativa.

Il bar era una delle istituzioni di Palermo, era infatti aperto dal lontano 1974. Gli spazi sono di proprietà del Comune e dagli accertamenti è emerso che il titolare non avrebbe pagato da anni l'affitto dei locali accumulando un debito da 257 mila euro. Adesso cambierà del tutto volto.

L'assessore ha anche annunciato il cambio di linea da parte dell’amministrazione comunale sulla riscossione della Tari. “Da maggio - ha spiegato - a chi riteniamo non abbia pagato la Tari 2017, al contrario di quanto fatto per il 2016 in cui sono stati emessi centocinquantamila avvisi di accertamento, saranno inviate semplici lettere. Chi ha pagato farà una semplice comunicazione entro trenta giorni, chi non ha pagato troverà un F24 con l’importo dovuto col ravvedimento e la sanzione passerà dal 30 al 5%”.

E nel "nuovo corso" dell'amministrazione in tema di tributi si inserisce l'accordo siglato con la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio. “L’amministrazione comunale – ha spiegato Gentile - vuole aprirsi alla collaborazione e mi fa piacere lo spirito di collaborazione di Confcommercio Palermo, la prima organizzazione con la quale formalizziamo questo atto, in modo da assicurare una assistenza qualificata ai contribuenti con riferimento ai tributi locali gestiti dal nostro settore Tributi. Confcommercio, dunque, per conto dei propri assistiti, potrà accedere alle informazioni tributarie e ai servizi forniti dall’amministrazione in assoluta riservatezza mediante il 'cassetto tributi', che oggi è usato da centomila utenti, il 95% dei quali cittadini ed il resto imprese”.

“Questo accordo è importantissimo – ha aggiunto Patrizia Di Dio – si apre una opportunità per i nostri associati, un canale di comunicazione tra i nostri soci e la nostra organizzazione. Pagare i tributi è un dovere e soltanto chi è in regola può rivendicare diritti e servizi e se gli standard della nostra città non sono abbastanza adeguati in parte la causa si deve anche a chi non contribuisce pagando il dovuto. Sappiamo quanto sia ostico l’argomento tasse e tributi, ma con l’intesa di oggi diamo una spinta di collaborazione tra imprese e amministrazione comunale”.

Confcommercio Palermo avrà la possibilità di segnalare per conto e su delega dei soci tramite il "cassetto tributi" eventuali inesattezze riscontrate sulla posizione contributive e prevenire l’erronea emissione di provvedimenti da parte degli uffici del settore Tributi; svolgere, per conto e su delega dei soci, un’attività di monitoraggio delle informazioni tributarie presenti nella banca dati per ottenere, autonomamente ed on line, dati che dovrebbero altrimenti essere richiesti presso gli sportelli degli uffici comunali; inviare telematicamente istanze, dichiarazioni e documentazione; richiedere la rateizzazione degli avvisi di accertamento notificati; effettuare il ravvedimento operoso per i tributi non ancora accertati dall’Amministrazione; infine, compilare online tramite il 'cassetto tributi' le richieste di variazione, cessazione, esenzione, agevolazione”.

Confcommercio Palermo, da parte sua, garantirà che le informazioni ottenute non verranno divulgate, comunicate o cedute a terzi, né in alcun modo riprodotte e pertanto impartirà puntuali istruzioni agli incaricati al trattamento dei dati che avranno accesso agli stessi. Confcommercio Palermo si impegna a garantire il monitoraggio delle informazioni contenute nel cassetto tributi dei contribuenti che sono stati assistiti dai propri delegati fino a comunicazione di revoca della delega o, comunque, di cessazione del servizio delegato.

Il protocollo d’intesa avrà una validità di tre anni ed è rinnovabile alla scadenza e non comporta alcun onere a carico dell’amministrazione Comunale. “Digitalizzare i servizi tributari è indispensabile – ha spiegato Gentile – Palermo non può avere più code da terzo mondo con file spaventose di contribuenti e l’uso della cassetto digitale è fondamentale, ma serve anche un cambio di passo culturale nel rapporto tra cittadini-utenti e Pubblica amministrazione. Nella quinta città d’Italia, non è possibile avere un contatto fisso con i dipendenti. Oggi abbiamo trecentomila posizioni da gestire tra utenze domestiche e non domestiche, e non è più possibile gestire tutto attraverso logiche e metodi antichi, in questo senso il mondo delle imprese deve poter dare un importante contributo anche perché si velocizza, si sbaglia meno e si rende un servizio migliore”.

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