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Cronaca Sferracavallo

Sferracavallo, il circolo velico sbocciato in piena pandemia: "Via alla rinascita economica del borgo"

Il timoniere di Luna Rossa, Francesco Bruni, e altri dieci amici fondano un centro dopo avere ottenuto la concessione della Baia del Corallo. Previsto un grande evento a marzo: "Creeremo una bolla anti Covid, tanto possiamo vivere all'interno della casa quarara, c'è tutto il necessario"

Sicilia in controtendenza, come a volte accade: in piena pandemia 11 amici hanno fondato un circolo velico d'eccellenza a Sferracavallo. Con un nome d'eccellenza a dirigere la parte agonistica: Francesco Bruni, timoniere di Luna Rossa insieme a James Spithill.

"Siamo tutti professionisti in varie attività - dice all'Adnkronos il presidente e ideatore del centro vela, Giuseppe Giunchiglia, chirurgo oculista, - tra medici, avvocati, ingegneri, agenti assicurativi. L'unico professionista della vela è Checco, ma siamo tutti amici d'infanzia e abbiamo tutti lo stesso identico amore per il mare e la vela. Vogliamo dare qualcosa a questo territorio, che incredibilmente non ha mai avuto un centro sportivo" pur avendo un porticciolo e una lunga tradizione marinaresca.

Gli 11 partono 4 anni fa con l'avventura "ma solo un anno fa abbiamo avuto la concessione della casa quarara ("caldaia" in dialetto, i pescatori ci facevano bollire le reti per decolorarle) ampia abbastanza da ospitare una foresteria e tutto il necessario, compreso il ristorante. A luglio abbiamo avuto la concessione della Baia del Corallo ed è lì la nostra sede operativa e sociale. Siamo partiti in piena pandemia", dice Giunchiglia. L'interesse della Federvela è arrivato immediatamente, complice anche il nome di Bruni e quello di suo fratello Gabriele, olimpionici e in equipaggio insieme.

"La Fiv ci crede davvero e ci sta seguendo con molto interesse, ci ha già assegnato due campionati nazionali e il primo è quello dei 29er a marzo. Creeremo una bolla anti Covid, tanto possiamo vivere all'interno della casa quarara, c'è tutto il necessario".

Per ora però è tutto autofinanziato, "non vogliamo neanche pensare quanto stiamo spendendo, potevamo cambiarci la barca e invece abbiamo deciso di fare qualcosa per il territorio. D'altronde, rispetto ai nostri padri e nonni, le nostre generazioni non hanno fatto granché per la zona, che merita il meglio. Oltre ad essere un posto meraviglioso, Sferracavallo ha più vento della più nota Mondello, ed è a 10 minuti dall'aeroporto di Punta Raisi. Puntiamo - conclude- a diventare un centro di allenamento di alto livello per le discipline olimpiche della vela, atleti che qui possono venire ad allenarsi in ogni periodo dell'anno grazie al clima".

Già ospitati atleti svizzeri e della Repubblica Ceca, ma anche con un occhio alla "rinascita economica del borgo. Il territorio, e soprattutto i pescatori, dopo un periodo iniziale di diffidenza adesso sono entusiasti del progetto e ci aiutano in tutti i modi possibili". Un esempio è stato il recente sgombero di imbarcazioni, in disuso e apparentemente senza proprietari insieme a pescatori e associazioni locali, dall'area portuale per restituire le zone occupate alla fruibilità di tutti.

Fonte: Adnkronos

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