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Cronaca Mezzomonreale-Villa Tasca

Sequestrato uno “sfascio” abusivo con 6 tonnellate di rifiuti ed eternit

Il titolare dell’attività, nel quartiere Mezzomonreale, oltre che per le violazioni della normativa ambientale, è stato denunciato per costruzione abusiva di un immobile realizzato senza concessione edilizia e per furto di energia elettrica

Il Nucleo Operativo di Protezione Ambientale della polizia municipale, ha individuato e sequestrato a Mezzomonreale, uno “sfascio” abusivo dove giacevano in stoccaggio, 6 tonnellate di rifiuti speciali e 20 lastre di eternit. Il titolare dell’attività F. G. di 67 anni, oltre che per le violazioni della normativa ambientale, è stato denunciato per costruzione abusiva di un immobile di circa 70 metri quadrati, realizzato senza concessione edilizia e per furto di energia elettrica. I proprietari di due immobili confinanti l’attività, F. S. di 40 anni e F. A. di 54 anni, sono stati anch’essi denunciati per furto di energia elettrica.
L’ispezione degli agenti all’interno dell’attività di autodemolizione, svolta in un capannone di circa 200 metri quadrati, ha riscontrato una gestione dei rifiuti senza rispettare la normativa sulla disciplina dello stoccaggio, con la presenza di rifiuti speciali, pericolosi per la salute pubblica, depositati sulla pavimentazione impregnata da sostanze oleose.
Dappertutto ogni sorta di rifiuti, composti dallo smontaggio di blocchi motore contaminati da oli minerali, carter di organi di trasmissione, dischi dell’impianto frenante, cerchi in alluminio di motoveicoli, accumulatori esausti, radiatori dismessi, pneumatici e tubi idraulici.
Inoltre, 60 litri di oli esausti conservati in 3 bidoni e parti meccaniche provenienti dalla dismissione dei veicoli, accatastate dentro 10 fusti metallici. Sono stati ritrovati, inoltre, rifiuti elettronici Raee, quali motori elettrici smontati da elettrodomestici, tubi in rame e parti meccaniche di frigoriferi, con probabile presenza interna di gas freon, utilizzato per la refrigerazione.
Gli scarichi dell’attività, densi di sostanze oleose, venivano incanalati, attraverso una condotta dall’interno di un tombino, su un terreno recintato, vicino l’ingresso del locale. Il flusso è stato interrotto, per evitare il perpetrarsi dei danni ambientali.
Alla richiesta degli agenti della documentazione di rito, il titolare F. G. di  67 anni, non ha esibito alcuna autorizzazione, nessun titolo posseduto per la gestione e lo stoccaggio dei rifiuti speciali, nessuna tracciabilità degli stessi, l’intera attività risultava condotta abusivamente. Anche un immobile di circa 70 metri quadrati, realizzato all’interno dell’area risultava costruito, senza concessione edilizia.
Inoltre durante il sopralluogo degli agenti, è stato accertato che l’energia elettrica utilizzata per la conduzione dell’attività, proveniva da un’allacciamento abusivo alla rete elettrica che ha procurato al titolare dell’autodemolizione, una ulteriore denuncia oltre alla contestazione dei reati ambientali e degli abusi edilizi.
Nella stessa circostanza, è stato scoperto il furto di energia elettrica dei proprietari degli immobili confinanti il capannone destinato all’autodemolizione, per cui sono stati individuati e  denunciati all’autorità giudiziaria F. S. di 40 anni ed  F. A. di 54 anni.

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