rotate-mobile
Cronaca Libertà / Via Duca della Verdura

Settimana corta sospesa, gli studenti dell'Industriale disertano le lezioni in massa

Protestano contro la scelta della dirigenza di farli tornare in classe anche il sabato. Il preside a PalermoToday: "Alcune famiglie hanno fatto ricorso, verificheremo la correttezza della procedura". Il rappresentante degli alunni: "Solo 5 famiglie contrarie, grave disagio per i tanti pendolari"

Dietrofront sulla settimana corta e all'Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III gli studenti protestano. In massa questa mattina non sono entrati in classe per manifestare contro la scelta del dirigente scolastico Carmelo Ciringione di far ripartire le lezioni anche il sabato. Con loro anche una parte dei docenti e del personale Ata. "Nella domanda d'iscrizione che - spiega a PalermoToday il rappresentante d'istituto Alberto Noara - le famiglie hanno presentato per l'anno 2021/2022 era presente un modulo per esprimere la preferenza sull'orario da attuare e la maggioranza ha scelto la settimana corta, ma la dirigenza sabato scorso, in autotutela, ha deciso di fare un passo indietro perché alcuni genitori hanno fatto ricorso". 

I ragazzi dell'Istituto di via Duca della Verdura da novembre avevano iniziato ad andare a scuola fino al venerdì. La scuola è frequentata da 1.600 studenti, di cui circa 400 pendolari. "Ma le famiglie che vorrebbero fare ricorso - prosegue il rappresentate degli studenti - non sono più di cinque". Si tratta dunque di una minoranza. "La settimana corta - replica il preside Ciringione - è stata fortemente voluta anche dalla dirigenza. Il mio non è un atto di forza ma una scelta fatta in via prudenziale. A fronte di ricorsi, abbiamo decido si procedere così in autotutela per permettere all'amministrazione di fare le verifiche necessarie per accertare che la procedura che ha portato all'istituzione della settimana corta sia corretta e che ci siano le condizioni per andare avanti. Nel piano dell'offerta formativa dell'istituto, infatti, si dichiaravano sei giorni di lezione".

Gli alunni lamentano anche il poco preavviso. Il nuovo orario gli è stato dato solo sabato scorso. Questo ha causato molti disagi soprattutto ai pendolari. Gli studenti chiedono di poter parlare con la dirigenza e con il provveditorato per trovare una soluzione al problema. "Vogliamo che il preside dia seguito alla decisione democratica della scuola, ma - aggiunge Ciringione - se necessario siamo disposti a modificare l'orario delle lezioni per andare incontro alle esigenze di tutti". Un buon compromesso secondo i ragazzi potrebbe essere quello di uscire tutti i giorni alle 14,30. "Fino alla scorsa settimana siamo usciti tutti i giorni alle 13,55, il venerdì alle 15,15 con il sabato libero. Circa 400 studenti sono pendolari ed hanno neccesità di adeguarsi agli orari dei mezzi di trasporto e uscendo alle 14,30 potrebbero arrivare a casa ad un orario decente, mangiare, riposarsi e avere il tempo di studiare". 

La presidenza mostra apertura. "E' interesse nostro - conclude il dirigente scolastico - dare il massimo ai ragazzi, noi siano qui per loro. Convocherò il collegio dei docenti, il consiglio d'istituto e la rls per una verifica della correttezza della procedura. In caso di errore da parte nostra correggeremo le procedure, altrimenti valuteremo la possibilità di ripartire con la settimana corta".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Settimana corta sospesa, gli studenti dell'Industriale disertano le lezioni in massa

PalermoToday è in caricamento