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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Politeama / Via Francesco Guardione

Sesso nel centro massaggi in zona via Roma, polizia ferma i clienti e scattano i sigilli

Da diverso tempo gli agenti tenevano sott’occhio l’ingresso e hanno potuto così registrare l’andirivieni di uomini che sono stati "costretti" ad ammettere di avere "consumato". Denunciata la titolare, una donna cinese di 35 anni

Sesso nel centro massaggi. La polizia ha sequestrato un locale a luci rosse in via Francesco Guardione, nella zona di via Roma, e deferito all’autorità giudiziaria una donna cinese di 35 anni (Z.Y. le sue iniziali), responsabile del reato di esercizio di attività di prostituzione e di favoreggiamento della prostituzione (reati aggravati dall’aver commesso il fatto avvalendosi di persone legate da rapporto d’impiego).

L’indagine, avviata dai poliziotti della sezione Criminalità straniera e prostituzione della Squadra Mobile, ha tratto spunto da alcune anomalie nei documenti presentati dalla 35enne, presso l’Ufficio Immigrazione per il rinnovo del permesso di soggiorno. "Ed il sospetto che si consumasse del sesso all'interno del centro massaggi - fanno sapere dalla polizia - gli agenti l’hanno avuta eseguendo alcune ricerche online, grazie alle quali hanno constatato la presenza su siti specializzati di incontri di diverse inserzioni pubblicitarie riconducibili al centro massaggi in questione, corredate da fotografie di donne orientali indossanti abiti succinti e ritratte in pose seducenti e provocatorie".

Da diverso tempo i poliziotti tenevano sott’occhio l’ingresso del centro massaggi ed hanno potuto così registrare l’andirivieni di clienti, tutti fermati all’uscita "e costretti, dall’evidenza dei fatti - spiegano dalla questura - ad ammettere, non senza qualche rossore, la consumazione di una prestazione di natura sessuale. Al cliente che faceva ingresso nel centro massaggi veniva proposto un massaggio al costo di 30 euro, mentre sarebbe stato tra 50 e 70 euro se avesse effettuato “l’happy ending” finale, per un totale di 30 minuti".

Il locale era illuminato esclusivamente da luci soffuse ed un bancone tipo reception, posizionato a sinistra rispetto alla porta d’ingresso, con di fronte  una stanza adibita a sala massaggi, arredata con un lettino, una vasca in rovere ed alcuni suppellettili dove erano riposti degli asciugamani. In totale l’immobile era dotato di tre camere destinate a sala massaggi: alle pareti vicino alla porta d’ingresso erano affissi dei volantini con elenco della tipologia dei massaggi praticati ed il relativo prezzo "mentre - aggiungono dalla questura - non risultavano essere esposte, né sono state esibite dalla titolare le prescritte autorizzazioni amministrative per l’esercizio dell’attività di centro benessere per la cura del corpo (Scia comunale e Scia sanitaria), l’attestazione professionale di estetista o massaggiatore e la tabella con gli orari lavorativi.

"I poliziotti della Squadra Mobile hanno accertato che l’attività principale eseguita all’interno del centro fosse il commercio di prestazioni di natura sessuale - concludono dalla questura - con l’assunzione di almeno due dipendenti (riconosciute anche dai clienti fermati e sentiti di volta in volta all’uscita dal locale) anche se formalmente preposte a mansioni di “commesso di negozio”. Essendo stata quindi documentata la continuità dell’attività illecita di esercizio di casa di prostituzione, l’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo".

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