"Vino fatto con lo zucchero venduto in tutta Italia": sequestrata una cantina a Monreale
Il titolare delle Cantine Simonetti avrebbe acquistato in nero da un'azienda di Palermo il prodotto, poi miscelato con l'acqua, che finiva nella bevanda. Oltre 4 milioni i litri commercializzati tra il 2020 e il 2021. Ad eseguire il provvedimento i finanzieri del Comando di Partinico
Il titolare delle Cantine Simonetti, avrebbe commercializzato vino, miscelato con zucchero e acqua, con false denominazioni di origine e indicazioni geografiche. Poi sfruttando altre società consorelle, costituite ad hoc, avrebbe falsificato i conti annotando finte introduzioni di mosti e uve per "ripulire" i prodotti venduti a ristoranti e privati, con l'aiuto - a vario titolo - di otto persone denunciate a vario titolo per contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.
L'azienda - che ha la sede legale a San Cipirello e quella operativa a Monreale - è stata sequestrata insieme a oltre 3.307.169,50 litri di vino, imbottigliato e sfuso, per cui non è stato possibile tracciare l'origine e la provenienza, per un valore stimato di oltre 5 milioni di euro. A mettere in atto l'operazione, sotto il cordinamento del procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e il sostituto Vincenzo Amico, i finanzieri del comando provinciale di Partinico, con la collaborazione di funzionari dell’Ispettorato repressione frodi del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Dopo il provvedimento di sequestro preventivo, risalente a fine gennaio scorso ma eseguito ai primi di marzo, è stato nominato un amministratore giudiziario.
Le partite di zucchero di barbabietola e zucchero di canna sarebbero state acquistate in nero da un'azienda con sede in Palermo e miscelate con acqua nella cantina di Monreale, ottenendo così un composto liquido strumentale alla preparazione di falsi vini e mosti che successivamente venivano messi in commercio. La frode è stata scoperta grazie alle videoriprese effettuate nella cantina e alle indagini tecniche e telematiche sui cellulari degli indagati effettuate dalle fiamme gialle di Partinico e alla parallela attività di analisi documentale. "E' stato possibile accertare che, tra il 2020 e il 2021, sono stati venduti - si legge in una nota - oltre 4 milioni di litri di 'vino' a cantine e acetifici dislocati su tutto il territorio nazionale, risultati estranei alla frode agro-alimentare". Per bloccare il prodotto contraffatto, le fiamme gialle hanno effettuato perquisizioni in tutta Italia.
Coldiretti: "Vino sofisticato è un abominio"
"In un momento in cui il vino siciliano vive un vero e proprio boom in tutto il mondo occorre potenziare i controlli di chi inficia, anche minimamente, l'attività di migliaia di produttori che su questo comparto hanno investito". Lo dice Coldiretti Sicilia, che plaude all'attività dei finanzieri. "Il vino sofisticato è un vero e proprio abominio - prosegue Coldiretti - e il risultato dell'attività ispettiva dimostra quanto sia ancora troppo appetibile un comparto che detiene, tra gli altri, il primato produttivo in biologico con una superficie che supera i 26 mila ettari, ha un ventaglio straordinario di etichette e continua a mietere successi".
"Le frodi nel comparto vitivinicolo - sottolinea Coldiretti Sicilia - rientrano in quell'attività criminale che in Italia ogni anno produce un business di oltre 24 miliardi di euro e che in Sicilia colpisce tutti i comparti anche a causa delle crisi provocate dalla pandemia". "Il vino siciliano va difeso sempre - dice il presidente Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri -. Grazie al sapiente lavoro di generazioni di viticoltori che garantiscono quelle proprietà uniche e irripetibili dalla vigna alla tavola oggi l'Isola è al top nel mondo. Chi tutela un vitigno, tutela un intero territorio e mai come ora proprio la Sicilia può mostrare le caratteristiche che ne fanno una regione naturalmente vocata per le eccellenze. Nella nostra Regione - conclude - la vendemmia dura 4 mesi e questo attesta che la ricchezza produttiva da una parte all'altra".