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Cronaca Villabate / Via Alcide De Gasperi

"Lì organizzava le rapine": sequestrato a Villabate il parcheggio di un pregiudicato

La polizia ha eseguito un decreto nei confronti di Domenico Amari, già condannato per reati contro il patrimonio, detenzione e spaccio di stupefacenti. Ci sarebbe stato lui alla guida della banda che nel 2017 rapinò un tir con un carico di surgelati da 170 mila euro

Sequestrato a un pregiudicato un parcheggio a Villabate dove in passato avrebbe anche organizzato incontri per pianificare rapine. La polizia ha eseguito un decreto emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale nei confronti del 44enne Domenico Amari, al quale sono stati tolte un’impresa attiva nel settore della gestione di parcheggi e autorimesse, una quota del 30% di una società che si occupa di riparazioni meccaniche e due moto.

“La pericolosità sociale di Amari, condannato definitivamente per reati contro il patrimonio e la persona, nonché detenzione e spaccio di stupefacenti, ha trovato già una prima conferma nel 2016 - spiegano dalla Questura - con l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di anni 3, in quanto soggetto che, per la condotta ed il tenore di vita, si sarebbe dedicato abitualmente a traffici delittuosi vivendo con i proventi delle attività criminali”.

domenico amari-2Nel giugno 2018 la Squadra Mobile lo aveva anche arrestato per una rapina commessa ad agosto dell’anno prima Termini Imerese. “In quella circostanza - aggiungono dalla Questura - il gruppo criminale guidato da Amari si era impossessato di un container in cui c’erano 138 quintali di gamberi surgelati per un valore di circa 170 mila euro, aggredendo e sequestrando l’autista del mezzo”. Dieci ore dopo il colpo era stato trovato il trattore in una piazzola all'ingresso di Palermo (foto allegata). Le indagini avrebbero permesso di accertare il ruolo del 44enne, che aveva utilizzato l’autorimessa oggi sequestrata a Villabate - formalmente intestata a un familiare - per organizzare le riunioni operative, pianificare le rapine e stabilire i ruoli dei vari complici.

“Sulla base dell’acclarata pericolosità sociale di Amari quale soggetto dedito alla commissione di delitti in grado di produrre profitti, sono state effettuate nei suoi confronti e del suo nucleo familiare - concludono dalla polizia - mirate indagini patrimoniali dagli agenti dell’Ufficio misure di prevenzione della Divisione anticrimine che hanno permesso di rilevare una notevole sproporzione economica tra i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento di una famiglia, e gli acquisti patrimoniali effettuati, evidentemente frutto di risorse finanziarie illecite derivanti dall’attività delittuosa”.

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