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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Partinico

Partinico, sequestrato un oleificio: scaricava nel fiume Nocella

I sigilli hanno riguardato un’area di circa 500 metri quadrati dove venivano depositati i rifiuti provenienti dalla lavorazione delle olive: l’impresa produttrice non era in possesso delle autorizzazioni previste. Il comandante Romanazzi: "I controlli andranno avanti"

La guardia costiera di Terrasini oieri ha sequestrato un oleificio, a Partinico, e una condotta non autorizzata attraverso la quale lo stabilimento scaricava in un corso d’acqua che affluisce nel fiume Nocella, da decenni inquinato. I sigilli hanno riguardato un’area di circa 500 metri quadrati dove venivano depositati i rifiuti provenienti dalla lavorazione delle olive: l’impresa produttrice non era in possesso delle autorizzazioni previste.

Secondo la guardia costiera terrasinese anche la condotta, nella quale confluivano le acque di vegetazione provenienti dalla vasca di accumulo, non era munita della prescritta autorizzazione. “A seguito delle continue segnalazioni pervenute sono stati incrementati, nel mese di ottobre/novembre, i controlli ambientali sui fiumi Nocella e Puddastri  - afferma il comandante Valentina Romanazzi – al fine di verificare eventuali sversamenti, illegalmente effettuati, provenienti da impianti di lavorazione delle olive e/o uva e ulteriori controlli periodici saranno effettuati”. Il sequestro preventivo è avvenuto in collaborazione con la polizia municipale e con l’agenzia regionale protezione ambiente ed è stato convalidato dalla Procura di Palermo che ha coordinato le operazioni. 

Un mese fa, dopo l'ennesima segnalazione di scarichi anomali nel fiume Nocella, che sfocia nella baia di San Cataldo, al confine tra Trappeto e Terrasini, il sindaco di quest'ultimo Comune, Giosuè Maniaci, aveva chiesto ai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di intervenire urgentemente per verificare la provenienza degli scarichi abusivi. Il comandante Romanazzi ha raccolto l'appello del primo cittadino chiamando a raccolta i Comuni di Terrasini, Partinico e Trappeto per avviare la costituzione di un gruppo di controllo congiunto composto da personale militare della guardia costiera e della polizia municipale con l’obiettivo di agevolare le attività in campo ambientale, con l’ausilio tecnico del personale dell’Arpa.

A gennaio 2016 i militari della guardia costiera, all'epoca guidati dal comandante Lamanna, avevano disposto il sequestro preventivo di un altro oleificio a Partinico. Anche in quel caso, lo smaltimento dei rifiuti avveniva in modo irregolare, causando la contaminazione del fiume Nocella. 

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