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Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Via Cavalieri di Vittorio Veneto, 15

San Lorenzo, sequestrato ex impianto sportivo: "Cimitero di auto rubate e covo di tossicodipendenti"

Operazione della polizia municipale in via Cavalieri Vittorio Veneto: "Le indagini, scaturite da un esposto, hanno consentito di ipotizzare profili di responsabilità penale - si legge in una nota diffusa dall’Amministrazione - per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata a carico di organi burocratici di vertice del Comune"

Duemila metri quadrati, solo parte dei quali trasformati in autoparco della Reset, lasciati alla totale incuria, dimenticati da tutti meno che dai ladri, che in passato ne hanno approfittato per abbandonarvi alcune auto rubate e perfino una cassaforte. La polizia municipale ha sequestrato l’ex impianto sportivo di via Cavalieri Vittorio Veneto, zona San Lorenzo, diventato ormai "rifugio per tossicodipendenti e oggetto di atti vandalici". Il provvedimento, si è appreso ieri, è stato eseguito il 22 dicembre ma nei giorni scorsi qualcuno ha rimosso i sigilli rendendo necessario un nuovo sequestro. "Le indagini, scaturite da un esposto, hanno consentito di ipotizzare profili di responsabilità penale - si legge in una nota diffusa dall’Amministrazione - per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata a carico di organi burocratici di vertice del Comune di Palermo".

cartello sequestro impianto sportivo san lorenzo-2

Il provvedimento di sequestro urgente emesso dal pm e convalidato dal giudice è frutto di una denuncia presentata un anno fa dalla consigliera della sesta circoscrizione Daniela Tumbarello con l’assistenza dell’avvocato Maria Antonietta Falco. Nell’esposto viene ricostruita la storia di quel terreno che confina con il liceo classico Meli e comprende anche un’altra area confiscata alla mafia, acquisita dal Comune e poi assegnata nel 2016 alla Reset. Per qualche anno, prima di finire nell’abbandono, l’impianto era stato dato in concessione all’associazione "Il quadrifoglio" per due campi da calcetto (poi diventati di tennis) con un canone inferiore ai diecimila euro annui. Il problema si è posto non appena l’associazione ha lasciato l’impianto, non garantendo più la custodia su quell’area che lentamente si è trasformata in una discarica, fatta eccezione per la parte affidata alla società partecipata del Comune.

Vicino all’area sequestrata ci sono inoltre quattro abitazioni di altrettante famiglie che, prima dell’assegnazione alla Reset, avevano la servitù di passaggio dove ora c’è l’ingresso dell’autoparco. "Si rappresenta - si legge nell’esposto che ha portato al sequestro - che via Biagio Siciliano e Giuditta Milella si estende dall’incrocio con via Cavalieri di Vittorio Veneto a via Salvatore Aldisio. Tale strada risulta nell’elenco delle strade vicinali del Comune" ma "si presenta in uno stato di totale degrado e priva di opere di urbanizzazione: non è stata asfaltata ed è piena di buche e pericolosi e avvallamenti, sono totalmente assenti gli impianti di scarico delle acque meteoriche e quelli di illuminazione pubblica".

reset impianto sportivo via cavalieri di vittorio veneto-2

E ancora: "Pur essendo, dal 2016, l’unica via di accesso alla proprietà dei quattro nuclei familiari, nel 2018 il Comune affiggeva un divieto di transito. Malgrado ciò tale strada è transitata da parte dei residenti, degli utenti della scuola, nonché dei mezzi della Reset che la percorrono ogni giorno per uscire e rientrare nel deposito dei mezzi aziendali. Le quattro unità familiari vivono in un limbo inspiegabile poiché inesistenti per l’Amministrazione: sono prive di numero civico, non hanno ricevuto i contenitori della raccolta differenziata che viene effettuata nel quartiere, ricevono la posta al civico 191/A di viale Strasburgo e per ritirarla devono fare il giro esterno avendo perso il diritto di servitù di passaggio".

Nel 2019, racconta la consigliera di circoscrizione, c’era stato un incontro con il vicesindaco Fabio Giambrone per chiedere all’Amministrazione maggiori attenzioni e cure per quello spazio, ottenendo la rimozione della discarica che si era creata nel tempo e dove sono state trovate pure auto rubate e una cassaforte risultata oggetto di furto. Dal rilascio dell’impianto sportivo da parte dell’associazione, con un’ordinanza di sgombero del 20 dicembre 2017, l’area è stata nuovamente dimenticata. L’ultimo intervento è quello del sindaco Leoluca Orlando, che a marzo del 2020 ha inviato una nota all’assessore alla Rigenerazione urbana affinché impartisse ai propri uffici le direttive necessarie per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria. Poi il nulla.

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