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Cronaca Piazza Alessandro Vanni

Colonnine del carburante truccate, sequestrati due distributori

I controlli della guardia di finanza sono scattati dopo le segnalazioni di alcuni cittadini. I militari hanno scoperto la manomissione dei sistemi di misurazione che erogavano un quantitativo di carburante di circa il 7/8% inferiore. Denunciati i due gestori

Manomettevano i sistemi di misurazione posti sulle colonnine per erogare una quantità inferiore di carburante rispetto a quella che compariva sul display. Denunciati dalla guardia di finanza due gestori di distributori di benzina per “frode nell’esercizio del commercio ed uso o detenzione di strumenti di misurazione alterati”. I distributori finiti nel mirino si trovano in piazza Alessandro Vanni (zona ospedale dei Bambini) e in via Leonardo Da Vinci, dalle parti di via Roccazzo. Queste le uniche informazioni, riguardo ai distributori controllati, fornite dal comando provinciale della guardia di finanza.

I controlli a tutela del mercato e del consumatore sono stati effettuati nel corso delle festività natalizie e di fine anno anche in risposta ad alcune segnalazioni pervenute al 117 da cittadini palermitani, riguardanti presunti casi di frode nella erogazione di minor quantitativi di carburante rispetto a quelli pagati e mostrati dal "display" della colonnina di erogazione.

"I controlli – fanno sapere dal comando provinciale - hanno riguardato, oltre che l’osservanza degli adempimenti contabili ed amministrativi ed il possesso delle autorizzazioni di legge, le giacenze dei prodotti energetici con prelievo di campioni, il controllo metrico tendente ad accertare l’effettiva erogazione di prodotto nelle quantità richieste, nonché la verifica dell’integrità dei sigilli apposti sui congegni elettrici ed elettronici che sovrintendono al funzionamento delle colonnine di erogazione in uso agli impianti".

Nei confronti dei due impianti i finanzieri del Gruppo Palermo hanno scoperto sia la manomissione dei sigilli metrici apposti ai dispositivi di taratura dall’Ufficio metrico per evitare manovre sui congegni di misurazione, sia la concreta alterazione degli strumenti di misura delle colonnine di erogazione. In dettaglio i militari hanno accertato che i gestori dei due impianti, in entrambi i casi, mediante la manomissione dei sistemi di misurazione posti sulle colonnine riuscivano ad erogare un quantitativo di carburante di circa il 7/8% inferiore rispetto a quanto visualizzato dal cliente sul display della relativa colonnina.

A fare insospettire i finanzieri durante i controlli sono state alcune anomalie nelle modalità di apposizione dei sigilli metrici obbligatori posti a garanzia dei sistemi di erogazione, visivamente manomessi e non conformi agli standard qualitativi utilizzati dalle stesse compagnie petrolifere che, appositamente interpellate, ne hanno totalmente disconosciuto la provenienza. Il tutto per dare "copertura" contabile a quantitativi eccedenti di prodotti, ottenibili per effetto di rifornimenti ai clienti in misura inferiore a quella indicata dalle colonnine ovvero di illecite introduzioni o recuperi di carburante in evasione delle accise, delle imposte dirette e dell'iva e quindi "in nero".

Nel corso delle due operazioni i finanzieri hanno sequestrato 2 serbatoi interrati, 12 "pistole”"di erogazione, circa 2.000 litri di gasolio e 4.200 litri di benzina e denunciato all’Autorità Giudiziaria due soggetti per frode nell’esercizio del commercio ed uso o detenzione di strumenti di misurazione alterati. In corso gli accertamenti per quantificare le imposte evase.

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