"Non è a norma", finisce sotto sequestro una casa di riposo a Termini Imerese
Secondo la Procura, la struttura non avrebbe rispettato, tra l'altro, gli standard in relazione ai pasti e ai posti letto per i nove anziani ospiti, ora trasferiti altrove. Sotto inchiesta i gestori perché avrebbero falsificato alcune firme per ottenere l'iscrizione all'albo del Comune
Non avrebbero rispettato gli standard minimi previsti per un centro destinato alla cura degli anziani e sarebbero riusciti a ottenere l’iscrizione della cooperativa all’albo comunale grazie ad alcune firme false. I carabinieri del Nas hanno sequestrato, su disposizione della Procura la casa di riposo "Fonte di gioia" di Termini Imerese, gestita dalla coop "Aga onlus" con sede a Trabia. Il provvedimento dovrà passare ora al vaglio del gip. Indagati i gestori per i reati di abbandono continuato in concorso di persone incapaci e falso materiale commesso da privati.
L’indagine dei militari, coordinata dai pm di Termini, è stata avviata dopo la segnalazione di un cittadino. Grazie agli accertamenti sarebbero state "riscontrate - si legge in una nota del Nas - condizioni di igiene non conformi agli standard previsti in cui versavano gli anziani, i quali erano altresì ospitati in camere con metrature ridotte, con una disponibilità di letti inferiore al numero degli ospiti nonché - aggiungono - una inadeguata assistenza sanitaria e una mancanza, per alcuni, di un’idonea dieta alimentare". Gli anziani residenti nella struttura sono complessivamente nove. Ora sono stati trasferiti altrove.
Per i magistrati, i tre gestori della struttura sono "sospettati di aver contraffatto le firme di due sanitari su un documento consegnato al Comune di Termini - si legge ancora nella nota - per ottenere l’iscrizione della cooperativa all’albo comunale degli enti privati di assistenza". Firme che i sanitari, previsti nell’organigramma, avrebbero disconosciuto e sulle quali saranno eseguiti ulteriori accertamenti.