"Scarichi abusivi a mare": Carini, sequestrato il Johnnie Walker

Locali sequestrati fino a tempo indeterminato. Scattano i sigilli al “Johnnie Walker” di Carini. Nella solita rotonda c’è silenzio. Le auto sono sempre posteggiate davanti allo storico bar. Ma i locali sono chiusi. Fuori un escavatore: lavori in corso. All’interno tutto tace. Oltre al “Johnnie Walker” sigilli anche per altre otto attività commerciali, che orbitano attorno al noto locale.

Una lunga striscia bianco e rossa, un cartello bianco: un foglio leggero, pesante come un'incudine. Perché rischia di far passare agli archivi una storia ultradecennale. Riscontrate una serie di violazioni di norme ambientali. Il riferimento è all’inquinamento del torrente Ciachea e allo smaltimento a mare dei reflui. L’edificio, che si affaccia sullo svincolo autostradale di Carini, è stato sequestrato dai carabinieri.

L’inchiesta è stata avviata lo scorso anno dalla Procura di Palermo dopo un esposto.  Un provvedimento quasi annunciato, quello messo in pratica negli scorsi giorni dai carabinieri, perché l’agibilità concessa dal Comune di Carini era a rischio.  Un’operazione che suggella la girandola dei controlli, iniziata negli scorsi mesi. L’indagine ha accertato l’esistenza di una decina di allacci abusivi alle due reti di scarico, soprattutto quelli relativi al complesso del “Johnnie Walker”.

Dieci anni fa la concessione dell’agibilità temporanea ai proprietari dell’edificio. Gli affittuari dei locali sono pronti a far causa ai proprietari e all’amministrazione municipale. Tempi incerti per la riapertura. Il provvedimento riguarda pure tre appartamenti privati.