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Cronaca

La morte dell'assessore Sebastiano Tusa, la moglie: "Come farò a vivere senza di lui?"

Patrizia Livigni, direttrice del Museo Riso, ha appreso della scomparsa del marito nel disastro aereo in Etiopia dalla Farnesina. Il figlio Andrea: "Dolore enorme e infinito"

"Come farò a vivere senza di lui?". In questa domanda c'è tutto il dolore di Valeria Patrizia Livigni, moglie di Sebastiano Tusa, l'archeologo di fama mondiale e assessore regionale ai Beni culturali morto nel disastro aereo in Etiopia. E' la domanda che la donna continua a ripetere agli amici che da ieri affollano la sua abitazione di piazza Ignazio Florio, nel centro città. La direttrice del Museo Riso ha appreso dalla Farnesina che il marito era tra le vittime. "Mi avrebbe dovuto chiamare appena atterrato, ma la telefonata non è mai arrivata...", dice alle persone che le fanno le condoglianze. 

Solo stamattina a sfogare tutto il dolore su Facebook era stato il figlio Andrea: "Sei andato via all'improvviso senza una ragione, senza un perché - scriveva - Sì, in modo ingiusto e incomprensibile. Capita che le persone migliori di questo mondo vadano via prima del dovuto, ma non immaginavo potesse capitare a me, a noi. Non riesco ancora a realizzare ciò che è successo, anche per questo credo di essere riuscito a mantenere la lucidità e la calma per affrontare questa improvvisa e breve intervista. Il dolore sarà enorme e infinito".

La notizia della morte di Tusa ha ferito non solo la Sicilia, ma il mondo intero. Il suo impegno come archeologo, la correttezza, la professionalità lo avevano reso un uomo amato e apprezzato in modo trasversale. I colleghi della Soprintendenza del Mare - creata proprio da Tusa - lo ricordano come "un uomo con il cuore rivolto al passato ma la mente proiettata al futuro, per il quale il lavoro era una forma di impegno civile, totale e totatilizante, a cui si dedicava interamente senza mai fermarsi o abbattersi. Con un entusiasmo che non cessava mai di colpirti e di coinvolgerti. Che sognava una Sicilia diversa e bellissima"

"L'assessore archeologo sempre pronto ad ascoltare", il ritratto di Tusa disegnato dai colleghi“

Intanto il governo regionale è rimasto costantemente in contatto con i funzionari dell'unità di crisi istituita presso il ministero degli Affari esteri. Si attende di conoscere, dalle autorità etiopi, se e quando le famiglie delle vittime dell’incidente aereo potranno raggiungere il luogo teatro della sciagura. Da fonti di Palazzo d’Orleans, si apprende che "secondo quando riferito dai funzionari romani le procedure potrebbero richiedere anche alcune settimane".

Tusa e il Boeing maledetto: tutto è successo in sei minuti 

Sono state avviate le indagini per capire cosa abbia causato l'incidente. Etiopia e Cina hanno deciso di lasciare a terra la loro flotta di Boeing 737 MAX in attesa dell'esito dell'inchiesta. Tra le ipotesi più accreditate ci sarebbe un difetto nel software che gestisce i dati relativi al sistema di protezione dell'inviluppo di volo, ossia la relazione fra l'angolo ai attacco dell'ala, la velocità del velivolo e il flusso di aria che lo circonda. Anche la Procura di Roma ha aperto un'indagine senza indagati né ipotesi di reati in merito alla morte di Sebastiano Tusa e degli altri sette cittadini italiani e l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha designato un proprio esperto nell’inchiesta.


 

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