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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Rientro a scuola e lotta al Covid: "Test salivari agli studenti per monitorare i contagi"

Saranno somministrati ad un campione di 8.092 alunni siciliani di elementari e medie. Stop alla Dad e niente mascherina nelle classi dove tutti sono vaccinati. In una circolare inviate agli istituti siciliani le regole decise dagli assessori regionali Lagalla e Razza

Somministrazione a campione di test salivari agli alunni delle scuole elementari e medie, per monitorare i contagi da Covid. Così ha deciso il governo Musumeci che ha  inviato agli istituti siciliani le indicazioni operative sull'inizio del nuovo anno in una circolare a firma degli assessori all’Istruzione e formazione professionale, Roberto Lagalla, e alla Salute, Ruggero Razza. Saranno identificate delle “scuole sentinella” dove effettuare i controlli ogni due settimane. Nell'Isola saranno 8.092 gli alunni che faranno il test.

Confermate le altre disposizioni nazionali per il contenimento del virus: uso di mascherine, distanziamento, obbligo di esibizione della certificazione vaccinale Covid-19 per il personale scolastico. "Attraverso il sistema di monitoraggio, messo a punto dai due assessorati – dichiarano Lagalla e Razza - contiamo di mantenere alto il livello di vigilanza sulla diffusione del virus nelle istituzioni scolastiche e confidiamo nella collaborazione attiva degli studenti e delle loro famiglie che, sotto la guida dei dirigenti scolastici, potranno contribuire al contenimento del contagio e consentire una serena prosecuzione dell’anno scolastico in presenza".
 
Sono quindi confermate le disposizioni nazionali sulle modalità di accesso agli istituti scolastici, in riferimento al controllo sull’avvenuta vaccinazione attraverso l’App messa a disposizione dal ministero dell’Istruzione per la quale, sino a questo momento, non sono state rilevate particolari difficoltà d’uso, grazie a una preventiva attività di formazione disposta dai dirigenti scolastici. La procedura di controllo va estesa anche al personale esterno e ai genitori degli alunni, mentre per gli studenti non è previsto alcun obbligo vaccinale, né l’esibizione di una correlata certificazione; chiunque abbia una temperatura superiore ai 37.5 gradi centigradi, come da direttiva nazionale, dovrà restare a casa.
 
Si conferma l’uso di mascherine per il personale scolastico, per tutti gli operatori, a vario titolo, presenti a scuola e per gli alunni, ad eccezione dei minori da 0 e 6 anni e dei soggetti con disabilità. È però concessa una deroga sull’uso dei dispositivi individuali di sicurezza alle classi composte da studenti che abbiano completato il ciclo vaccinale, fermo restando il distanziamento interpersonale di un metro.
 
In caso di particolari criticità epidemiologiche o focolai a livello territoriale, la sospensione totale o parziale delle attività didattiche può essere disposta, con provvedimento del Presidente della Regione, in presenza di classificazione del rischio in zona arancione o rossa. In caso di emergenze specifiche a carattere locale, la sospensione può essere decisa direttamente dal sindaco, sempre in presenza di classificazione in zona rossa o arancione, dopo il parere positivo e obbligatorio dell’Asp di competenza territoriale. Non è previsto il ricorso alla Dad (didattica a distanza), se non su indicazione del dirigente scolastico a fronte di situazioni di particolare criticità. Pertanto, l’anno scolastico per gli istituti di ogni ordine e grado potrà iniziare regolarmente in presenza.

Fascia 0-6 anni e studenti universitari

Per gli alunni della fascia 0-6 anni e per il sistema universitario valgono le disposizioni previste a livello nazionale. Invece, per le attività formative in obbligo scolastico quelle relative ai percorsi Its e per i corsi di formazione per adulti, valgono le stesse indicazione fornite per il sistema d’istruzione, ma è prevista l'esibizione di green pass o di tampone negativo in corso di validità da parte degli allievi degli Its e degli adulti frequentanti corsi di formazione.

Il monitoraggio sanitario

Dalla seconda metà di settembre sarà ammesso l'accesso delle Usca scolastiche negli istituti che ne faranno richiesta, per promuovere le vaccinazioni sia tra gli studenti della fascia 12-19 anni, sia tra gli operatori scolastici non ancora immunizzati. I dirigenti scolastici potranno richiedere all'Asp sia la somministrazione di vaccini a scuola, sia il monitoraggio sanitario mediante tamponi. In particolare, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, si procederà a regolare monitoraggio con impiego di tampone salivare, secondo le modalità dettate dall'Istituto superiore di sanità, d'intesa con la struttura commissariale nazionale per l'emergenza Covid-19. Ogni ambito provinciale dell'Ufficio scolastico regionale fornirà al Dipartimento Prevenzione dell'Asp territorialmente competente l'elenco delle istituzioni scolastiche selezionate per il campionamento, nel rispetto dei criteri fissati dall'Iss. L'Asp, informando anche il Dipartimento regionale delle Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, comunicherà il calendario degli accessi a cadenza quindicinale in scuole diverse, in modo che il dirigente scolastico possa individuare il gruppo di alunni da inserire nello screening, con relativo consenso di chi esercita la potestà genitoriale. Sarà poi la competente Usca scolastica a occuparsi della somministrazione dei tamponi salivari e del trasferimento dei campioni al laboratorio per l'esame diagnostico.
 

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