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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il caso Ragusa Moleti, l'Unione atei: "Vergognoso intervento Fedeli, si dimetta"

Continua a dividere la circolare che "vieta" le preghiere in classe. L'Uaar contro il ministro che aveva criticato il preside: "Dovrebbe schierarsi in maniera inequivocabile per una scuola pubblica che sia inclusiva e all'avanguardia"

Non si placa il dibattito attorno alla decisione del preside della scuola Ragusa Moleti, Nicolò La Rocca, di rimuovere dai corridoi gli altarini religiosi e vietare agli insegnanti di far pregare i bambini nell'ora della merenda e in quella di religione. La circolare inviata dal dirigente ha scatenato dure reazioni sia interne - con genitori e insegnanti "divisi" - sia esterne, con l'intervento di politici e rappresentanti delle istituzioni. Tanto che stamani il segretario della Lega-Noi con Salvini Alessandro Pagano ha incontrato il docente e ha donato alla scuola una statuetta che raffigura la Madonna con il Bambin Gesù.

Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli: "Quel preside - ha detto - attua in modo improprio, da un punto di vista del rapporto con i genitori, una circolare del 2009 della ministra Gelmini, che era intervenuta dicendo che non dovevano esserci scuole confessionali. Cosa che è differente dall’avere in classe i simboli della religione cattolica. Quest’anno, il 4 ottobre, festa di san Francesco, abbiamo mandato in tutte le scuole un calendario con tutte le feste dell’insieme delle comunità religiose. Pluralismo è questo. Inoltre, l’articolo 3 della nostra Costituzione dice che non si discrimina in base al sesso, alla razza e alla religione. Quindi, penso che chi è intervenuto in quel modo non ha ascoltato i genitori. Secondo me, sicuramente c’è stato un limite di intervento”.

La Lega porta a scuola una Madonna, i genitori la Costituzione" | VIDEO

Contro la titolare del Miur si scaglia Adele Orioli, responsabile iniziative legali dell'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar): ""È inaccettabile che la ministra dell'Istruzione, invece di difendere l'operato del preside, lo attacchi con argomenti privi di fondamento. Da Fedeli ci aspettavamo che, nel caso in cui avesse deciso di intervenire sulla questione, si schierasse in maniera netta per una scuola inclusiva, laica e all'avanguardia. E invece le aspettative riposte nelle istituzioni sono state anche questa volta disattese. La verità è che il preside si è limitato a mettere in magazzino ingombranti statue di santi e madonne, oltre che poster di papi che tappezzavano le pareti dell'istituto e a comunicare agli insegnanti di non attuare più una didattica che preveda preghiere collettive. Decisioni prese proprio su sollecitazione di alcuni genitori che hanno segnalato la deriva confessionale della scuola frequentata dai loro figli". L'Unione atei nell'esprimere solidarietà al preside, chiede al ministr Fedeli di "schierarsi in maniera inequivocabile per una scuola pubblica che sia inclusiva e all'avanguardia, per educare i bambini in modo che possano scegliere da grandi, e consapevolmente, in materia di religione". Oppure "di lasciare l'incarico". 

E a favore del preside anche  Barbara Evola e Katia Orlando, di Sinistra Comune. "Mostrare una edizione della Costituzione è stata la migliore risposta alla provocatoria consegna, stamattina, di una statua della Madonna al preside. La libertà di culto, così come il diritto di scegliere o non scegliere una confessione religiosa, sono contemplati nella nostra Costituzione che sarebbe utile leggere nelle aule. Il rispetto dei diritti e della libertà delle persone si comincia ad imparare a scuola".
 

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