rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024

VIDEO | Blitz degli studenti a Lettere: "Il governo Meloni vuole bloccare il dissenso"

Prima dei cortei non autorizzati e l'invasione della stazione centrale, poi il serpentone degli studenti palermitani che da piazza Verdi si è mosso per le vie del centro ed è sfociato in una manifestazione all'interno della cittadella universitaria, dove è stata organizzata anche un'assemblea. "No al decreto anti-rave e al ministero del Merito"

Anche a Palermo migliaia di studenti in piazza per il "No Meloni Day". A organizzare il corteo studentesco, cui hanno preso parte diversi istituti palermitani, il coordinamento "Studenti palermitani". Hanno voluto sfidare il nuovo decreto anti-rave del governo Meloni attraverso decine di cortei non autorizzati, bloccando il traffico e la circolazione. Poi hanno invaso la stazione centrale e infine un blitz alla facoltà di Lettere, all'interno della cittadella universitaria. 

“Una scuola pubblica e di qualità ce la meritiamo tutti”, si legge nel striscione in testa al corteo accanto alle facce di Meloni, Salvini e Piantedosi. “La scusa - dice il portavoce del coordinamento Giorgio Caruso -  è quella di bloccare i rave e tutelare l’ordine e la salute pubblica, ma nel testo non si menziona neppure una volta la parola rave e anzi si specifica di voler inasprire le pene a chiunque si rende protagonista di un generico raduno, che prevede l’occupazione di una struttura pubblica o privata e include più di 50 persone. Il criterio è generico e l’applicazione lasciata all’arbitrarietà delle singole questure, che potrebbero usare il decreto contro le occupazioni politiche, portate avanti per ridare vita a un edificio abbandonato, o contro un raduno non autorizzato in piazza per manifestare dissenso. L’obiettivo della norma è proprio colpire e ostacolare le esperienze più organizzate che potrebbero creare opposizione sociale a questo Governo”. 

Tra i motivi della protesta anche l’alternanza scuola-lavoro che "ha provocato - dicono - la morte di tre studenti durante stage lavorativi". "Basta morti di alternanza scuola-lavoro - aggiunge Caruso - per pretendere investimenti per le nostre scuole fatiscenti e che rischiano di crollarci addosso dall’oggi al domani, perché vogliamo essere liberi di immaginare un futuro dignitoso nella nostra terra". 

Gli studenti chiedono al "nuovo ministero dell’Istruzione e del Merito investimenti per le strutture fatiscenti". “Chi decide - conclude Caruso - cosa è il merito dentro il complesso mondo della scuola? Quali sono gli studenti e i professori 'meritevoli'? Una scuola pubblica e di qualità, che preveda solo ore di formazione e di studio, senza dover andare nei posti di lavoro a sostituire gratuitamente la manodopera ce la meritiamo tutti. Abbiamo tutti il diritto di studiare in strutture non fatiscenti, a norma e adeguate a ospitarci, vogliamo garantite le condizioni minime per poter scegliere di rimanere in Sicilia e costruire un futuro senza dover emigrare”. 

Gli studenti palermitani tornano in piazza ma si dividono

In piazza al grido di "Rigenerazione e rivolta" anche il coordinamento dei collettivi indipendenti. “E’ bastato poco tempo per capire quali sono le intenzioni di questo Governo - dicono - l’attacco al RdC, al diritto di autodeterminazione delle donne e le politiche migratorie che causano solo morti nel Mar Mediteraneo sono le prime mosse di un governo che ha scelto di allearsi con l’1% della popolazione che detiene la ricchezza nel nostro Paese contro il 99% sempre più impoverito e ai margini. Chiediamo investimenti sulla scuola e otteniamo manganellate com’è avvenuto il mese scorso all’istituto tecnico Bosoni di Parma e pochi giorni dopo alla Facoltà di Scienze politiche della Sapienza a Roma. Mentre di scuola si muore, per alternanza scuola-lavoro o per i crolli di edifici scolastici fatiscenti, il Governo rispolvera la retorica della meritocrazia che produce solo differenze e discriminazione tra gli studenti". 

rigenerazione e rivolta

Durante il corteo, gli studenti vestiti con tute bianche hanno messo “in scena” una vera e propria esplosione di colori. “Contro la retorica del sacrificio contro una vita in bianco e nero a cui ci vogliono condannare - affermano gli studenti - noi vogliamo una vita a colori, vogliamo una vita bella. E’ questa la nostra rigenerazione". Il corteo si è concluso in Piazza Casa Professa con un’assemblea pubblica studentesca.

A disertare il "No Meloni Day" una trentina di giovani di Azione Studentesca, riuniti in sit in davanti in piazza Vittorio Veneto. “Esiste a Palermo e non solo - dichiarano Alessio Di Marco, presidente provinciale di Gioventù Nazionale e Michele Napoli, responsabile di Azione Studentesca Palermo - una maggioranza silenziosa che rifiuta la strumentalizzazione politica messa in atto dalle sigle di sinistra spalleggiate da una minoranza di docenti. Gli studenti hanno boicottato il loro corteo perché non hanno alcun interesse di farsi 'intruppare' dai partiti di opposizione nella loro contrapposizione al governo da poco in carica. Non hanno alcun interesse a manifestare contro le norme anti rave o per avere i bagni gender. Gli studenti vogliono prevalentemente scuole moderne, formazione di qualità che prepari al lavoro, pluralismo culturale e non indottrinamento". 

foto 2 (1)

Video popolari

VIDEO | Blitz degli studenti a Lettere: "Il governo Meloni vuole bloccare il dissenso"

PalermoToday è in caricamento