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Cronaca

Scuola, Paolo Capone (Ugl): “No allo sfruttamento, servono più controlli”

La legge 107 sarebbe stato un buon modello se avesse tutelato i diritti degli studenti, con il fine di avvicinarli al mondo del lavoro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“E' stato più volte dimostrato che non sussistono le garanzie idonee per far sì che il modello di alternanza scuola-lavoro fosse applicato in completa sicurezza per i giovani coinvolti”, commenta Paolo Capone, segretario generale Ugl, in merito alla protesta degli studenti scesi in 70 piazze italiane contro l’alternanza scuola-lavoro. “Mi riferisco a luoghi di lavoro spesso pericolosi per l’incolumità fisica dei nostri ragazzi, universitari impiegati in tirocini non pagati a cui viene presentato un mondo del lavoro precario e di sfruttamento. Oltretutto, stiamo parlando di giovani che hanno un'alta formazione scolastica e che vengono impiegati in lavori spesso inadeguati rispetto le loro competenze". L’Ugl sostiene la protesta degli studenti contro un Governo completamente disinteressato alle battaglie delle nuove generazioni. Chiediamo quindi che l'esecutivo intervenga destinando maggiori finanziamenti alle imprese coinvolte e che venga applicata una vera didattica alternativa, che sia di qualità e nel rispetto di tutti.”

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