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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scuola, sit-in dei lavoratori organico Covid davanti alla prefettura: "I precari vanno stabilizzati"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Non me ne voglia il grande Totò se prendo in prestito una sua famosa frase, per descrivere il melodrammatico mondo della scuola. “In questo manicomio succedono cose da pazzi”.

Cominciamo dall’incipit. C’erano una volta i lavoratori organico Covid, ex lavoratori Ata (collaboratori scolastici e amministrativi tecnici) e Docenti, assunti tramite graduatorie in periodo di piena Pandemia, per far fronte alle nuove disposizioni in materia di COVID. Dopo due anni di “guerra” al fronte, sono stati ricevuti dall’allora Premier Draghi, il quale dopo averli passati in rassegna, gli ha consegnato una medaglia al “valore covid” ed una pergamena con su scritto ”il Governo ringrazia”. In poche parole i lavoratori sono usciti da Palazzo Chigi “Cu ‘na mano ‘nnanze e n’ata areto” come recita un vecchio proverbio napoletano.

Ripercorrendo l’impegno dell’organico Covid nei vari istituti scolastici, emerge con due conti alla femminina che questi hanno svolto le medesime mansioni e funzioni del personale di ruolo e di fatto, andando a ricoprire,evidenziando di fatto quelle gravi carenze di personale. Sparito il vecchio governo, ecco il nuovo con il suo ministro, il quale esordisce con grandi “visioni” di una scuola tutta sua. Mi ricorda una frase di Dante nella Divina Commedia: “Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta come torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar di venti” ed il vento comincia a soffiare forte quando il ministro asserisce: “abolire il reddito di cittadinanza per chi non è riuscito a conseguire il titolo di studio obbligatorio.

Ed aggiunge: “Ci sono centinaia di migliaia di ragazzi che non si formano, non studiano, non cercano un lavoro. E noi cosa facciamo? Stiamo zitti e in più gli diamo il reddito di cittadinanza come se fosse la paghetta immeritata?" Ed ancora: “inseriremo in una logica di team il “docente tutor”, docenti particolarmente formati dal punto di vista psicologico, pedagogico che si facciano carico,con i docenti della classe, di quei ragazzi che hanno più difficoltà.

Ci chiediamo: con quale personale? La “visione” del ministro implode quando si parla di inclusione, stabilità, aumento degli organici adeguati per tutti i profili, docenti, Ata ecc... La scuola ha bisogno di rafforzarsi stabilizzando i precari – esempio eclatante i lavoratori dell’organico aggiuntivo – (ex Covid). E’ indispensabile prevedere un significativo investimento di risorse per la scuola e il suo personale. Non possiamo pensare ad un ministero dell’istruzione che funziona a corrente alterna,a secondo dei soldi da destinare all’istruzione. La scuola è di tutti e per tutti. Per questi motivi,SGB ha indetto una manifestazione dei lavoratori organico covid di fronte tutte le Prefetture della Sicilia. Siamo partiti da Trapani, dove i lavoratori hanno incontrato il prefetto Filippina Cocuzza, giovedì uno dicembre saremo a Palermo", Conclude Aldo Mucci del direttivo nazionale scuola.

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