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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Piazza Castelnuovo

Prosegue il novembre caldo delle scuole, studenti in piazza: "Non siamo schiavi"

Circa tremila giovani degli istituti palermitani sono scesi in strada in occasione del corteo organizzato dal coordinamento Studenti Medi Palermo. Nel mirino Renzi e Confindustria. In testa uno striscione: “No alle privatizzazioni. Tirocini e stage non pagati? Noi non siamo schiavi!”

Questa mattina circa tremila studenti delle scuole palermitane sono scesi in piazza in occasione del corteo studentesco organizzato dal coordinamento Studenti Medi Palermo. Partiti dalle proprie scuole, gli studenti hanno raggiunto il concentramento al Politeama con cortei spontanei che hanno creato non pochi disagi al traffico. Poi si sono riuniti dietro uno striscione con scritto “No alle privatizzazioni. Tirocini e stage non pagati? Noi non siamo schiavi!”. Un gruppo di studenti del Galilei invece staziona davanti alla sede della Rai in via Empedocle Restivo.

Dopo aver attraversato il centro cittadino, tra cori, fumogeni e interventi al megafono, il corteo è giunto davanti alla sede di Confindustria in via XX settembre. Qui i giovani hanno deciso di rendere il corteo più rumoroso con urla e fischi e sbattendo pentole e coperchi per far sentire la propria contrapposizione. Nel frattempo gli studenti del Benedetto Croce si sono staccati dal corteo per andare ad occupare la scuola.

Siamo nel pieno dell'autunno caldo dei movimenti studenteschi: dalla scorsa settimana le scuole palermitane sono in stato di agitazione, tra occupazioni, autogestioni e assemblee permanenti. Oggi, tra interventi al megafono e cori, gli studenti hanno nel miritno la sede di Confindustria, per manifestare la rabbia e il dissenso verso uno dei punti più spinosi della Buona Scuola: l'alternanza scuola-lavoro.

“Confindustria vorrebbe leccarsi i baffi con una grossa fetta dei guadagni che l’alternanza scuola lavoro porterà alle casse del Governo - si legge in una nota - e soprattutto dei padroni delle grosse imprese private che, come degli sciacalli, vorrebbero affondare le mani nel poco di scuola pubblica che è rimasto. Noi ribadiamo ancora una volta che non siamo schiavi e non siamo disposti a lavorare gratis e ad accettare le logiche di profitto imposte dal governo Renzi".

“Oggi siamo qui - continuano gli studenti - per far sentire la nostra voce e la nostra rabbia a chi pensa di poterci sfruttare, di poter trasformare le nostre scuole in aziende e privatizzare tutto ciò che c'è di pubblico. Come il presidente di Confindustria, Alessandro Albanese, che ha messo in campo una vera e propria campagna a favore della privatizzazione dei servizi pubblici di Palermo, denunciandone l’inefficienza ed attribuendo questa inefficienza alla loro natura pubblica: un discorso che, seguendo le linee di tendenza all'aziendalizzazione e alla privatizzazione delineate dal Governo, calza a pennello anche per il sistema scolastico”.

Scuola, studenti ancora in piazza - FOTO

“Vediamo già gli effetti di una 'Buona Scuola' che rende i presidi sceriffi e padroni assoluti delle nostre scuole. La dimostrazione è, ad esempio, le intimidazioni della Digos - dichiara Michele Minardi, rappresentante del Liceo Cannizzaro - ieri ai danni di uno studente del Liceo Cannizzaro (GUARDA IL VIDEO) che è stato occupato in risposta all'azione intimidatoria della quale il 'mandante' è stata proprio la preside dell'Istituto. Non possiamo che contrapporci a tutto questo e continueremo a farlo, occupando le nostre scuole e scendendo in piazza per ribadire il nostro no verso un modello di scuola che ripudiamo”.

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