Scuola, giù le tariffe per le mense: fasce di reddito raddoppiate
Lo ha deliberato la Giunta per adeguarsi al periodo di crisi e gravare meno sulle famiglie. La spesa andrà da un minimo di 6 euro al mese ad un massimo di 140. Ingrillì (Rifondazione Comunista): "Finalmente una politica che mette al centro le persone"
Far mangiare i bambini nelle mense scolastiche stava cominciando a diventare un "peso", e per questo il Comune ha deciso di adeguare i costi a carico delle famiglie. La Giunta comunale ha deliberato una revisione delle tariffe per la "refezione scolastica" per renderle più eque: mentre prima si andava da un minimo di 10 euro mensili ad un massimo di 145 euro, dal prossimo anno scolastico la tariffa minima scenderà a 6 euro e quella massima a 140. Altra novità riguarda le fasce di reddito: si passa da sei a undici, "così da renderle molto più perequate ai redditi delle famiglie", spiegano dall'Amministrazione.
La tariffa più alta sarà applicata ai redditi che superano i 35 mila euro l’anno. E’ stata prevista una riduzione del 50 per cento della tariffa per il secondo figlio, e una riduzione del 10 per cento per le famiglie che abbiano in casa un disabile o che abbiano un bambino in affido. Esprime soddisfazione il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Palermo, Franco Ingrillì: "Nonostante dal Governo nazionale arrivino sempre meno trasferimenti economici ai comuni, l'atto dell'Amministrazione è, dopo quello della diminuzione degli abbonamenti degli autobus cittadini di qualche settimana fa, la dimostrazione che è possibile fare una politica che metta al centro prima le persone e i loro bisogni e poi i freddi numeri dei conti economici. La diminuzione delle tariffe - conclude Ingrillì - è stata possibile anche grazie alla dedizione e alla caparbietà con cui l'assessore Barbara Evola sta assolvendo al suo mandato"
