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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Uditore-Passo di Rigano / Via Gian Lorenzo Bernini

"Stampa nazista, complici di genocidio", scritte no vax davanti alla sede dell'Ordine dei giornalisti

Sono alcune delle scritte fatte con una bomboletta spray apparse questa mattina sui muri di via Bernini. Sul raid notturno adesso indagano i carabinieri. Anche la Camera del lavoro in via Meli si è svegliata con una brutta sorpresa: "Sindacati nazisti" recita il messaggio

"Stampa nazista", "I vax uccidono", "Complici di genocidio", "Censura agenda 2030 e "Nazismo". Sono alcune delle scritte fatte con una bomboletta spray di vernice rossa, firmate "W" dentro un cerchio, e apparse questa mattina sui muri della sede dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, in via Bernini. Sul raid notturno adesso indagano i carabinieri a cui è stato denunciato l'episodio. L'atto di vandalismo potrebbe essere riconducibile ai nov vax. 

Anche la Camera del lavoro Giovanni Orcel in via Meli si è svegliata con una brutta sorpresa. Ignoti, come già accaduto lo scorso giugno, hanno imbrattato nella notte i muri esterni e il portone della sede del sindacato. Scritte offensive, dello stesso tenore di quelle apparse tre mesi fa, con la vernice rossa: "Sindacati nazisti, Landini nazista". Anche la sigla è la stessa. La Cgil, che stamattina ha subito denunciato il nuovo episodio alle forze dell'ordine e ha messo a disposizione della Digos le immagini con le telecamere di sorveglianza, chiede che siano individuati al più presto gli autori e i mandanti del gesto.

Cgil scritte muri 3 (1)-2

Qualche settimana fa, in via Bernabei, un altro atto di vandalismo è stato fatto nei confronti della Cgil Sicilia. In quell'occasione ignoti imbrattarono sempre di vernice rossa e scritte offensive il muro della sede sindacale regionale. Poi il simbolo inequivocabile: le "W" cerchiate di rosso e la scritta "Sindacati nazisti". Anche all'ingresso della Fiera del Mediterraneo di via Sadat, sede da due anni dell'hub vaccinale, sono apparse scritte di questo tipo e anche davanti alla sede dell'Ordine dei medici. Un chiaro segnale di ribellione nei confronti dei vaccini. 

Scritte "no vax" nella sede dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia

A commentare il fatto è proprio l'Ordine dei giornalisti che, attraverso una nota, precisa: "'I vax uccidono', 'Complici di genocidio', 'Stampa nazista'. Concetti che l'Ordine dei giornalisti respinge con forza, stigmatizzando i metodi attraverso i quali vengono espressi. L'Odg Sicilia continua a essere sentinella dell'informazione e organismo a tutela del diritto dei cittadini di essere informati, peraltro sancito dalla Costituzione". 

Per Giulio Francese, Santino Franchina, Orazio Raffa, Attilio Raimondi,  Daniele Ditta, Roberto Immesi, Graziella Lombardo e Viviana Sammito, consiglieri nazionali siciliani della Figec (Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione), "gli atti di vandalismo, intimidazione e violenza non solo non condizioneranno il lavoro dei giornalisti, ma rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire nel solco di un'informazione libera, corretta e plurale".

I consiglieri della Figec, sindacato aderente alla Cisal, auspicando che "sia fatta piena luce sull'accaduto e che gli autori di tale gesto siano individuati in tempi rapidi dalle forze dell'ordine", sono "certi che tutta la stampa siciliana, e non solo, continuerà a lavorare con scrupolo e puntualità per fornire un servizio essenziale per i cittadini come l'informazione". Le scritte sui muri dell'Ordine dei giornalisti sono già state rimosse.

"Condanno fermamente le scritte no-vax comparse sui muri della Camera del Lavoro e in via Sadat, all’ingresso della Fiera del Mediterraneo, sede dell’hub vaccinale e simbolo della lotta al Covid da parte della città. Un episodio simile si è registrato anche sui muri di via Bernini, accanto alla sede dell’Ordine dei Giornalisti, segno di un attacco all’informazione che rappresenta un diritto dei cittadini da tutelare, soprattutto quando si trattano temi delicati che riguardano la salute pubblica", afferma il sindaco Roberto Lagalla.

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