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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Scontri a Roma, perquisite le abitazioni di quattro attivisti palermitani

Carabinieri alla ricerca di armi ed esplosivi nella case dei militanti del "Vittorio Arrigoni". Il centro sociale: "Non hanno trovato nulla. Atteggiamento intimidatorio, precedente pericoloso"

I Carabinieri hanno effettuato quattro perquisizioni a casa di quattro giovani, che gravitano nell'ambito del centro sociale “Vittorio Arrigoni”, che hanno partecipato, sabato scorso, alla manifestazione degli Indignati, a Roma, teatro di violenti scontri tra un gruppo di Black bloc e esponenti delle forze dell'ordine.

I militari – secondo quanto affermano dal centro - erano alla ricerca di armi ed esplosivi. “Ma le perquisizioni hanno avuto esito negativo – si legge in una nota – e a differenza di quanto annunciato dal sottosegretario all'interno Mantovano sono delle perquisizioni almeno per quanto riguarda Palermo che colpiscono nel mucchio alcuni attivisti soltanto perché militanti dei centri sociali che hanno partecipato alla manifestazione di Roma. Si tratta di un pericoloso precedente in questa città dove non si erano mai viste operazioni di questo tipo per manifestazioni politiche – prosegue la nota – e vogliamo denunciare questo atteggiamento intimidatorio che cerca di colpire nel mucchio e criminalizzare i centri sociali per i fatti del 15 ottobre. I militanti in questione sono disoccupati, studenti e lavoratori giornalmente impegnati nelle lotte contro la crisi e per il miglioramento della qualità della vita nel quartiere Albergheria”. Un’assemblea è stata indetta per oggi alle 17.30 nel laboratorio “Vittorio Arrigoni”.

Dura la reazione di Antonella Monastra, consigliere comunale di Un’altra storia. “E’ di nuovo strategia della tensione? – chiede la Monastra attraverso un comunicato -. Dopo gli scontri a Roma in occasione della manifestazione degli ‘indignati’, sono cominciate perquisizioni a tappeto in tutta la penisola. A Palermo ed  in molte altre città italiane si spara nel mucchio. Mentre si indaga su attivisti e ‘frequentatori’ di centri sociali, è legittimo chiedersi a chi giovi veramente il clima di guerriglia urbana vissuto a Roma e chi e perché l’abbia determinato”.

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