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Cronaca

Tir, Forconi avanti a oltranza Scarseggiano latte e acqua

A mezzanotte terminano i 5 giorni di sciopero, ma agricoltori e pescatori non mollano. Lombardo mercoledì a Roma da Monti. Nei supermercati stanno per finire i generi a breve conservazione. Benzina, pure le ambulanze a secco

Alla mezzanotte di oggi 20 gennaio termina il fermo degli autotrasportatori in Sicilia. L'Aitras, l'Assotrasport, l'Assiotrat e i consorzi di Trapani, Palermo e Catania - si legge in un comunicato - riporteranno i mezzi nei propri piazzali, lasciando i presidi e i punti di sensibilizzazione, in quanto i cinque giorni consentiti dalla legge che regolamenta gli scioperi degli autotrasportatori scadono. Ma i contadini del movimento dei Forconi e i pescatori , alla fine di una concitata assemblea a Catania, hanno deciso di proseguire a oltranza con i blocchi nei porti, nelle strade statali e nelle raffinerie, anche se dovrebbero allentare un po’ la pressione. "I blocchi proseguiranno - ha detto Mariano Ferro, dei Forconi - anche se allenteremo la pressione, altrimenti rischiamo una guerra tra poveri".

SCARSEGGIANO BENZINA, ACQUA E LATTE
I segni della protesta si fanno vedere in città. Dopo cinque giorni di sciopero non è rimasta quasi più una sola goccia di carburante e nei supermercati cominciano a scarseggiare i generi alimentari a breve conservazione. Nei grandi centri commerciali mancano latte fresco, latticini, carne e acqua minerale mentre nei mercati, il dato più evidente è che il prezzo degli ortaggi è schizzato alle stelle, con i prezzi di frutta e verdura che sono quasi raddoppiati all'ingrosso. Anche le ambulanze sono rimaste ferme per l'assenza di carburante.

Ma sono diversi i settori che stanno subendo una paralisi a causa del blocco degli autotrasportatori. Anche i titolari di negozi di abbigliamento e calzature lamentano un forte calo delle vendita a causa dei mancati rifornimenti di merce. Sono in molti a pensare che la protesta abbia procurato un danno economico, anche se ancora è difficile quantificarlo. E c'è anche chi sostiene che si stiano creando dei falsi allarmismi e che la situazione sia assolutamente sotto controllo. “Molte persone - dice il titolare di un supermercato in centro - si sono già riforniti, facendo scorte anche per i prossimi giorni. Questo significa che fino a quando non le smaltiranno, non compreranno nulla”.

Secondo i vertici regionali delle associazioni dell'artigianato Cna, Confartigianato e Casartigiani, attraverso una nota congiunta chiedono che “prevalga il buon senso e si consenta la ripresa delle attività economiche in tutto il territorio siciliano: centinaia di migliaia di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e agricoltori, non lavorando hanno perso e perdono reddito e possibilità di sostentamento delle proprie famiglie. Le condizioni delle imprese di tutti i settori – concludono - erano già drammatiche per la gravissima crisi economica degli ultimi due anni e per l'assenza di interventi del governo regionale e nazionale”.

LOMBARDO NELLA CAPITALE
"Le rivendicazioni sono condivise e condivisibili e alcune sono relative alle nostre competenze. E per questo stiamo facendo il possibile. Per quanto riguarda il resto, ho chiesto al presidente del Consiglio un incontro, che credo ci sarà mercoledì mattina". L'ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, a Tgcom24. "Mi auguro - ha aggiunto - che il governo, a partire dal presidente del Consiglio, possa essere sensibile rispetto a certe problematiche che riguardano la Sicilia". Ieri Lombardo aveva annunciato la necessità di un incontro al termine del vertice con i prefetti e le delegazioni dei manifestanti. E aggiunge: "Non credo che ci siano matrici politiche dietro la protesta. E' possibile però - aggiunge - che ci siano tentativi di infiltrazioni e strumentalizzazioni". E ancora:  "Non sta a me appurare se ci sono presenze mafiose tra i manifestanti, se ci sono lo accerterà la magistratura e adottera" le giuste sanzioni".

Anche gli studenti sono scesi in piazza a fianco dei lavoratori. Oggi manifestazione degli "Studenti Medi".

 


 

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