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Cronaca Piazza Giuseppe Verdi

Sciopero al Teatro Massimo: annullato "Lo Schiaccianoci"

La serrata decisa dopo un incontro con le organizzazioni sindacali. Salta la prima del balletto e tutte le repliche. La Fondazione del teatro: "Danno economico per più di 500 mila euro". Via al rimborso dei biglietti

Uno sciopero dei lavoratori al Teatro Massimo fa saltare la prima de “Lo Schiaccianoci”. Dopo una riunione fra la dirigenza della Fondazione e le organizzazioni sindacali, queste ultime hanno proclamato l’astensione dal lavoro in coincidenza con la prima rappresentazione del balletto. Ieri mattina le organizzazioni sindacali hanno prolungato lo sciopero per tutte le repliche, facendo di fatto saltare l’intera produzione del tradizionale titolo natalizio. Che al botteghino aveva già fatto registrare il tutto esaurito in tutte le recite.

“Questa decisione delle organizzazioni sindacali - si legge, in una nota diffusa dalla Fondazione Teatro Massimo – provocherà un danno economico di oltre 250 mila euro per i soli incassi di botteghino, cui si aggiungono oltre 300 mila euro di costi sostenuti per la realizzazione degli spettacoli che non si faranno: un’ingiustificabile ’spreco’ di risorse preziose per la stabilità del nostro Teatro”. “Senza dire del grave danno d’immagine – prosegue la nota – mentre è ancora in corso la campagna per la vendita di abbonamenti e biglietti della stagione 2012. Lo sciopero è stato proclamato dalle organizzazioni sindacali dopo la richiesta di assunzione a tempo indeterminato di 19 ballerini attualmente impegnati con contratti legati alle produzioni di balletto che, come ogni anno, anche nel 2012 prevedono un impegno di poco più di due mesi per le due produzioni in cartellone”.

“Questa richiesta al momento non può essere accolta - conclude la nota – e la fondazione ha proposto un incontro futuro non appena sarà più chiaro il piano dei contributi disponibili nel 2012, non ancora noto e che attualmente prevede tagli nei finanziamenti di circa 5 milioni. L’eventuale rimborso dei biglietti e delle quote di abbonamento – fa sapere la Fondazione Massimo – potrà essere richiesto da domani a martedì 10 gennaio, nel botteghino del teatro (martedì-domenica, dalle 10 alle 15)”.

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