Dipendenti Sicilia e-Servizi in agitazione permanente
In una nota chiedono ai parlamentari regionali di non approvare la norma, inserita nella Finanziaria in esame in queste ore, che prevede la sostituzione del personale della società perchè compoterebbe "danni gravi e irreversibili al funzionamento della pubblica amministrazione regionale"
Acque agitate tra i dipendenti di Sicilia e-Servizi. I dipendenti hanno proclamato lo stato di agitazione permanente e lo sciopero a oltranza del personale a tempo determinato. La protesta nasce da un comma all'articolo 55 della legge finanziaria in questa ore all'esame di Sala d'Ercole che recita: "Al fine di provvedere alla sostituzione del personale a tempo determinato impiegato dalla società in house Sicilia e-Servizi, i dipendenti regionali in possesso di specifiche competenze tecnico-informatiche, correlate alle attività della società, già assegnati all’Ufficio di cui al comma 1,possono essere utilizzati in assegnazione temporanea, ai sensi dei vigenti contratti collettivi regionali di lavoro, dalla società in house Sicilia e?Servizi, in base al fabbisogno dalla stessa rilevato".
I dipendenti in una lunga nota inviata al presidente dell'Ars, ai deputati, al governatore Rosario Crocetta e all'amministratore unico della società Antonio Ingroia, chiedono di cassare la norma perchè, se venisse approvata, compoterebbe "danni gravi e irreversibili al funzionamento della pubblica amministrazione regionale". "Siamo indignati - scrivono - per l’ennesimo dietrofront del Governo Regionale sulla questione legata ai lavoratori di codesta società. Neppure un anno fa, con delibera di Giunta 6 del 15/01/2014 il Governo aveva approvato le nostre assunzioni sostenute da un inequivocabile parere favorevole dell’Avvocatura di Stato (n.6847 del 2013) con lo scopo di proseguire il c.d processo di 'popolamento' aziendale. Con il suddetto comma 3 dell’art. 55, il Governo di fatto cancella la nostra storia, la nostra professionalità, l’ingente investimento fatto sulla nostra formazione (circa 60 milioni di euro) e mette a serio rischio tutto il patrimonio informatico della Regione Siciliana".
"Sono stati investiti - si legge - ingenti capitali pubblici nella nostra formazione che di fatto andranno persi causando evidente danno all’erario. Rinunciando per decenza a commentare l’azione di sostituzione quando si interviene sulla vita e sulla professionalità di un lavoratore, ci preme entrare nel merito della soluzione prevista dal comma in parola. Riteniamo tecnicamente impossibile che i dipendenti regionali dell’Ufficio per l’attività di coordinamento dei sistemi informativi regionali e per l’attività informatica della Regione e delle Pubbliche amministrazioni regionali possano sostituire l’attuale personale altamente qualificato che ha maturato un’esperienza decennale sulla gestione dell’intera Piattaforma Telematica Integrata".
"La nostra presenza - aggiungono - oltre a essere necessaria e coerente con la visione strategica che la Regione Siciliana affida a Sicilia e-Servizi nella gestione dei servizi informatici, risulta essere legittimata e perentoriamente sancita alle recenti sentenze del Tribunale del Lavoro di Palermo che ha condannato proprio Sicilia e-Servizi alla stabilizzazione a tempo indeterminato del personale in causa con la società. A questo proposito ci preme sottolineare che noi tutti abbiamo già depositato ricorso per le stesse motivazioni, il quale una volta accolto andrebbe a incrementare il danno all’erario nell’ipotesi in cui venisse approvato il suddetto comma 3 dell’articolo 55".