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Cronaca

Scatta lo sciopero della scuola: tutti in piazza contro la riforma Renzi

A Palermo anche i manifestanti delle città di Agrigento e Trapani: dopo il raduno in piazza Marina la partenza del corteo. Poi i comizi davanti al Teatro Massimo. Sul palco studenti, precari della scuola e i segretari nazionali dei sindacati organizzatori

E' il giorno dello sciopero generale delle scuole. E' la prima mobilitazione unitaria contro il disegno di legge sulla riforma della scuola battezzata "Buona scuola". E' prevista una massiccia adesione dei partecipanti allo sciopero nelle grandi città siciliane (oltre Palermo anche Catania) per contestare la riforma del governo Renzi. A Palermo (in cui confluiranno anche i manifestanti delle città di Agrigento e Trapani) alle 9 c'è stato un concentramento delle delegazioni in piazza Marina con partenza del corteo che sfilerà per via Maqueda, corso Vittorio Emanuele, via Roma, via Cavour per arrivare a piazza Verdi (teatro Massimo) dove si svolgeranno i comizi. Sul palco parleranno studenti, precari della scuola e i segretari nazionali dei sindacati organizzatori. (GUARDA IL VIDEO)

Scuola, tutti in piazza contro la riforma Renzi - le foto

ORE 15,03
Secondo la Rete degli studenti Medi Sicilia, oggi erano 7 mila gli studenti in piazza a Palermo. "Oggi è stata un'incredibile giornata di mobilitazione che destruttura la ritualità per cui si scende in piazza solamente nel periodo autunnale - dichiara il coordinatore Andrea Manerchia - e la grande spinta di studenti e lavoratori della conoscenza è la cartina tornasole di quello che pensa chi la scuola la vive in prima persona. L'istruzione pubblica deve essere basata su un modello di eguaglianza sostanziale che punti sulle misure per il diritto allo studio, per abbattere le preoccupanti percentuali di dispersione scolastica. Il modello meritocratico e aziendalista, delineato dalla riforma del governo è non solo insufficiente, ma dannoso per gli studenti italiani che sempre maggiormente si trovano costretti alla decisione di abbandonare gli studi. Oggi la coesione tra generazioni è stata la vera vittoria, in piazze piene, plurali e propositive."

ORE 13,40
"Continua il mio sostegno a questa protesta. Il ddl sulla scuola deve essere emendato pesantemente. Non può essere approvato così, perchè incide sulla natura dell'istruzione pubblica". Lo ha detto Barbara Evola, assessore comunale alla Pubblica istruzione del Comune, che ha incontrato i docenti che hanno occupato l'assessorato di via Notarbartolo. "Con questo provvedimento - ha aggiunto - il ruolo degli enti locali che conoscono il territorio viene bypassato e tutto è in mano al dirigente che agisce di concerto con il Miur. Finisce del tutto il delicato ruolo di cabina di regia che vedeva coinvolti, oltre al Comune, anche gli insegnanti nel processo formativo degli alunni. La scuola deve dare le stesse opportunità a tutti. Con la Buona scuola non sarebbe così".

ORE 12,31
Un gruppo di docenti al termine del corteo ha occupato simbolicamente l'assessorato comunale all'Istruzione di via Notarbartolo. Si tratta di una cinquantina di insegnanti.

ORE 11,39
Dopo aver sfilato per le strade del centro storico creando disagi alla viabilità cittadina gli studenti, giunti in via Roma, hanno bruciato  alcune schede riportanti test Invalsi. Test cui vengono sottoposte le classi di quinta elementare, terza media e seconda superiore costituiti fondamentalmente da domande risposta multipla di italiano e matematica. Quindi hanno salutato il corteo degli insegnanti e del personale Ata, i veri protagonisti della scuola insieme agli studenti.

“Con questa azione - dicono gli studenti - abbiamo voluto comunicare l'idea che come studenti medi stiamo avviando un ragionamento sull'inutilità e la nocività dei test Invalsi. Nella deriva aziendalista di cui è vittima tutto il sistema dell'istruzione pubblica il test Invalsi rischia di diventare un sistema punitivo e discriminatorio. Intanto c'è da dire che essendo uguali  per tutto il territorio nazionale si ignorano completamente le specificità che esistono tra scuola e scuola quindi territorio e composizione".

ORE 10,06
Appena partito il corteo dal concentramento di piazza Verdi composto da circa cinquecento tra studenti medi e universitari. Lo striscione posto alla testa del corteo recita ”Renzi vattene la Buona Scuola ti crollerà in testa #noinvalsi”  volendo esprimere l'idea che "la riforma scolastica targata Renzi-Giannini - si legge in una nota degli studenti - avrà vita breve posta la sua irrealizzabilità e fallacità, una riforma così distante dalle reali esigenze di chi realmente è il reale protagonista ovvero gli studenti e i lavoratori della scuola".

ORE 9
Prevista una grande partecipazione
anche da parte dei genitori, insieme a studenti e insegnanti. “Lo scontento è infatti grande - dice il segretario generale della Flc Cgil Sicilia, Giusto Scozzaro -  rispetto a un progetto che non rende chiaro quale profilo di scuola si voglia affermare, del quale noi chiediamo la modifica radicale. Occorre cancellare – aggiunge - gli enormi poteri attribuiti ai dirigenti, stralciare il piano di assunzioni, tornare a una scuola democratica e partecipativa. Al governo chiediamo un decreto urgente per assumere tutti i precari della scuola e ulteriori investimenti per migliorare la qualità dell’offerta formativa. Dalla Sicilia, regione col 25% di dispersione scolastica, la logica del ddl sulla ‘Buona scuola. appare ancora più miope. Qui infatti abbiamo problemi di tutti i tipi e nessuno di questi viene affrontato: da quello del tempo scuola a quelli che riguardano la sicurezza degli edifici o le classi sovraffollate e non ultimo quello di 20 mila precari che aspettano da troppo tempo”.

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