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Cronaca

Rider verso lo sciopero, l'appello ai clienti: "Per il 'Non delivery day' non ordinate"

In città due giorni di volantinaggio in vista della mobilitazione nazionale del 26 marzo: "Durante la difficile fase del lockdown i lavoratori sono stati definiti 'servizio pubblico essenziale' ma non hanno avuto sino a oggi riconosciuta alcuna tutela"

Venerdì 26 marzo in oltre trenta città italiane i rider torneranno a scioperare per chiedere più diritti e in vista della manifestazione nazionale i sindacalisti Nidil Cgil Palermo hanno organizzato un'azione di volantinaggio, oggi e domani, in città. Oggi sarà distribuito il volantino informativo sulla giornata di mobilitazione dalle 18.30 a piazzetta Bagnasco e nei luoghi più frequentati dai rider, passando anche dalla sede di Social Food, in via Catania. Domani, sempre alle 18.30, volantinaggio davanti a Kfc in via Notarbartolo e poi lungo l'asse di via Notarbartolo, con soste al  McDonald's della stazione Notarbartolo e presso McDonald's Palermo Drive di via Regione. 

"Oltre al volantinaggio, in cui spieghiamo le ragioni dello sciopero – afferma il segretario Nidil Cgil Palermo, Andrea Gattuso - rivendichiamo condizioni di lavoro migliori nel rispetto di quanto hanno appurato sia il tribunale di Palermo, con la causa di Marco Tuttolomondo, che ha stabilito il rapporto di lavoro subordinato, che il tribunale di Bologna, che ha ritenuto discriminatorio l'algoritmo di Deliveroo. E per ultimo ricordiamo l'inchiesta della Procura di Milano, che ha dato una stangata alle piattaforme, confermando che il rapporto di lavoro del rider deve avere le stesse tutele del lavoro subordinato".

Il volantino in distribuzione è anche in lingua araba. “E' stato tradotto da una lavoratrice in quanto sono sempre più numerosi anche a Palermo i lavoratori migranti che intraprendono questo lavoro e che provengono dai paesi in cui si parla la lingua araba – aggiunge Gattuso - . Oltre a sensibilizzare i rider a scioperare, vogliamo anche sensibilizzare i clienti a non fare ordinazioni venerdì prossimo, per lo sciopero del 26, per solidarizzare con questi lavoratori che durante la difficile fase del lockdown sono stati definiti 'servizio pubblico essenziale' ma non hanno avuto sino a oggi riconosciuta alcuna tutela. Per questo, abbiamo abbinato anche una campagna sui social chiedendo a tutti di condividere sul proprio profilo personale la scritta 'Io non ordino', che si può scaricare sulla pagina di Nidil. Sempre in preparazione della giornata del Non delivery day del 26 – continua il segretario - oltre a non effettuare consegne, lanceremo delle forme di protesta pacifica e comunicativa per dare un segnale forte sulla richiesta di diritti e di tutele alle piattaforme di consegna a domicilio e per sensibilizzare maggiormente la cittadinanza”. 

Nello specifico, tra le richieste, i rider rivendicano una retribuzione oraria, in riferimento ai Contratti nazionali di lavoro, a partire da quello della Logistica, e quindi con l'abolizione del cottimo. E ancora: diritti e tutele in materia di salute e sicurezza sul lavoro, diritti previdenziali, diritto a ferie, Tfr e mensilità aggiuntive, diritti sindacali a partire dalla rappresentanza.
 

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